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 2011  giugno 17 Venerdì calendario

Simm Herman

• Suure-Jaani (Estonia) 29 maggio 1947. Spia. Dal 1995 al 2006 passò ai russi 2.098 pagine di documenti top-secret, il 25 febbraio 2009 fu condannato a 12 anni e sei mesi di reclusione per alto tradimento (e al pagamento di 20,2 milioni di corone, oltre un milione di euro, per danni ai sistemi di sicurezza nazionali) • «[...] Nel 1995, quattro anni dopo la dissoluzione dell’Urss e la proclamazione d’indipendenza dell’Estonia, il 48enne Simm viene mandato a dirigere l’Ufficio analisi informazioni del Dipartimento di Politica della difesa estone. Formatosi sotto il regime all’Accademia del Ministero degli Interni, solidamente collegata al Kgb, è uno di quelli sui quali Mosca può ancora contare, per di più insospettabile perché non fa parte della minoranza russa. Un ex agente del Kgb, Valery Zentsov, lo abborda in Tunisia per proporgli la missione: passare documenti top secret all’Svr, il servizio segreto estero russo. All’inizio non si parla di soldi, Mosca fa leva sull’ansia di riscatto dell’ex colonnello estone rimasto schiacciato dal crollo di un’era, gli promette onori e un posto nella Storia. Nel 2001 Simm è nominato capo del nuovo Dipartimento per la Protezione dei segreti di Stato. Quello stesso anno Tallinn avvia i colloqui per l’adesione alla Nato, che si compirà nel 2004 insieme all’ingresso nell’Ue. Nelle delegazioni estoni che partecipano alle trattative, c’è sempre lui. Sulla sua scrivania arriva di tutto, dalle analisi dell’Alleanza sul Kosovo alle informazioni secretate sui programmi di difesa missilistica. Tutto finisce a Mosca. Nel 2002 Zentsov è sostituito da Sergei Yakolev, un “illegale”, come le spie chiamano gli agenti che vivono all’estero sotto falsa identità. Yakolev si è scelto un nome portoghese, Antonio de Jesus Amurett Graf. E “Antonio” incontra Herman ogni tre mesi, sempre in un diverso Paese europeo, continuando a reclutare informatori, finché sbaglia mossa. Abborda un potenziale collaboratore, che avverte il controspionaggio. Le indagini su Graf portano a Simm, che il 21 settembre 2008 è arrestato insieme alla moglie Heete. Simm confessa di aver passato all’Svr, dal 1995 al 2008, 2.098 pagine secretate. Il Cremlino nega qualsiasi coinvolgimento, Tallinn ammette l’esistenza di “gravi rischi per la sicurezza dei nostri partner”, Nato e Ue riconoscono il successo delle indagini estoni e riaffermano la fiducia nei confronti dei giovani alleati dell’Est — ma si chiedono quanti agenti Simm aspettano di entrare in azione» (Maria Serena Natale, “Corriere della Sera” 1/3/2009) • Vedi anche Andrea Affaticati, “Il Foglio” 8/5/2010.