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 2011  giugno 17 Venerdì calendario

Al Thani, sceicco del Qatar a tutto gas. Un fondo da oltre 40 miliardi di euro - La parola chiave è LNG, che vuol dire «liquefied natural gas» (gas naturale liquefatto)

Al Thani, sceicco del Qatar a tutto gas. Un fondo da oltre 40 miliardi di euro - La parola chiave è LNG, che vuol dire «liquefied natural gas» (gas naturale liquefatto). L’altro acronimo è QIA, che significa Qatar Investment Autorithy, fondo sovrano del Qatar con attività per oltre 40 miliardi di euro e tendenza a crescere. Miliardi, non milioni. La terza sigla suona più familiare a noi comuni calciofili: PSG, che sta per Paris Saint Germain, la squadra di Parigi definita «la bella addormentata nel Bois de Boulogne» . Ricapitolando: grazie all’LNG, il QIA -attraverso la Qatar Sport Investments -si è comprato il 70 per cento del PSG e ha offerto il posto a Leonardo. Il gas Il QIA (il fondo del Qatar corre per diventare leader mondiale in produzione e trasporto di LNG (il gas). Un terzo delle riserve mondiali di LNG giace lì, nel Qatar. Il Paese ha investito 4 miliardi di dollari in infrastrutture. Nel business sono entrate due società, la giapponese Chiyoda e la Technip, francese come il PSG. Al Thani In Qatar, ex protettorato britannico indipendente dal 1971 e oggi monarchia, comanda la famiglia Al Thani. Non vogliamo essere irriverenti, ma a noi Al Thani per associazione fa venire in mente l’ «Antani» del film «Amici Miei» di Monicelli. Ricordate il tormentone nonsense di Ugo Tognazzi alias Conte Mascetti? «Eh? Antani, come se fosse Antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento!» . Fine della divagazione. Gli Al Thani stanno agli antipodi di quello spiantato del Mascetti. Hanno talmente tanti miliardi di dollari, euro e sterline che non sanno più dove metterli. Passioni Il QIA è pilotato dallo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani. Trentuno anni, quattro figli da due mogli, Tamim ha studiato a Sandhurst, nella stessa accademia militare dei principi William e Harry, nipoti della regina Elisabetta. E’ amico di Nicolas Sarkozy, presidente di Francia e, tu guarda la combinazione, tifoso del PSG. Sarkozy lo ha nominato grand’ufficiale della Legione d’onore. Tamim -che un giorno sarà emiro del Qatar perché suo fratello Jasim, di tre anni più vecchio, ha rinunciato alla successione -ha due passioni, il calcio e le auto. I ricconi del Qatar organizzano un campionato privato. Ciascuno si crea la sua squadra -quella di Tamim si chiama Lekhwiwa -, si schiera in formazione assieme a cugini e amici e ingaggia i professionisti e le vecchie glorie che gli servono. I fratelli Al Thani vantano poi un garage da urlo, con cinque «supercars»: una Koenigsegg CCXR Special One (come Mourinho) da un milione di euro; una Lamborghini LP 670-4 SV (360.000 euro); una Ferrari 599 GTB Fiorano (260.000 euro); una Pagani Zonda Uno (712.000 euro); una Lamborghini LP640 (320.000 euro). Le due Lamborghini sono state pizzicate in divieto di sosta nel centro di Londra: ganasce fiscali alle ruote. Tutte le fuoriserie sono turchesi, colore che nel mondo islamico ha un significato particolare. Deve il suo nome alla Turchia e leggenda vuole che sia protettivo: se cambia di tonalità, un pericolo è in arrivo. Investimenti Il QIA degli Al Thani ha investito ovunque. Possiede il 17 per cento di azioni privilegiate della Volkswagen. E’ entrato a Hollywood, nella Walt Disney. E’ padrone dei magazzini Harrods di Londra, che appartenevano a Al Fayed, il «suocero» di Lady Diana. Ha quasi il 17 per cento di Sainsbury’s, grossa catena di supermercati in Gran Bretagna. E poi il calcio. Gli Al Thani hanno comprato i diritti tv per l’estero della Liga di Spagna e un Abdullah Al Thani si è preso il Malaga. La Qatar Foundation sarà il prossimo sponsor del Barcellona, 150 milioni per 5 anni. Si dice che gli Al Thani abbiano offerto un miliardo e mezzo di sterline a Glazer per acquistare il Manchester United. Di sicuro gli Al Thani hanno convinto Blatter a portare il Mondiale in Qatar nel 2022: come avranno fatto?