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 2011  giugno 17 Venerdì calendario

A che punto è il caso Avetrana? - Oggi il tribunale del Riesame di Taranto esaminerà i ricorsi dei difensori di Cosima Serrano e di sua figlia Sabrina Misseri per far annullare l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei loro confronti il 26 maggio con le accuse di concorso in omicidio e soppressione del cadavere di Sarah Scazzi

A che punto è il caso Avetrana? - Oggi il tribunale del Riesame di Taranto esaminerà i ricorsi dei difensori di Cosima Serrano e di sua figlia Sabrina Misseri per far annullare l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei loro confronti il 26 maggio con le accuse di concorso in omicidio e soppressione del cadavere di Sarah Scazzi. Perché il Tribunale del Riesame ancora non risponde alle obiezioni sollevate dalla Cassazione il 18 maggio scorso? Perché dopo la decisione della Cassazione, che di fatto ha bocciato la linea seguita fino a quel momento dall’accusa, e confermata dal Riesame, è stata emessa una nuova ordinanza di custodia cautelare per Sabrina, con nuovi indizi a suo carico, contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa contro Cosima Serrano. Oggi si discute se in base a quelle due ordinanze, esaminate le osservazioni della difesa, sia legittima la carcerazione per le due indagate. Perché Michele Misseri è uscito dal carcere, nonostante si autoaccusi del delitto? La procura ha detto di non credere a Michele Misseri, quando assolve la figlia e la moglie. Nelle nuove ipotesi contenute nell’ordinanza contro Sabrina e Cosima il ruolo di Misseri diventa solo quello di chi, dietro ordine (delle due donne), avrebbe soppresso il cadavere di Sarah. Per questo reato i termini della custodia cautelare erano scaduti e quindi, su istanza del difensore di Misseri, il Gip ha deciso per la scarcerazione, nonostante non siano state annullate le precedenti ordinanze e quindi in teoria Michele Misseri è ancora indagato per omicidio. Uno dei tanti rebus di questo caso. Perché Michele Misseri ha accusato sua figlia, se dice che è innocente? Questo sarà uno dei punti chiave del processo. Michele Misseri sostiene di essere stato indotto ad accusare Sabrina dietro promessa di avere per entrambi una pena molto lieve nel caso lui affermasse che era stata la figlia a uccidere la cuginetta, mentre giocavano «a cavalluccio» in garage. Michele sostiene anche che qualcuno lo avrebbe «ricattato», dicendogli che suo fratello e sua moglie sarebbero finiti in galera (se non avesse ammesso che era stata sua figlia). Michele fa i nomi di chi lo avrebbe costretto a «dire la falsa», come dice lui, nelle famose lettere dal carcere, ma ovviamente qui noi non li possiamo fare. I magistrati hanno ascoltato Misseri su questo punto? Dopo l’incidente probatorio i magistrati hanno deciso di non ascoltarlo più, nonostante Misseri abbia continuato a chiedere un incontro con loro. Perché? I magistrati ritengono di poter fare a meno delle dichiarazioni di Misseri. E lo considerano attendibile, quando accusa Sabrina, ma non quando la scagiona, altra contraddizione che gli alti giudici della Cassazione hanno sottolineato. E in questo modo, prescindendo da Misseri, sono state costruite le due ultime ordinanze di custodia cautelare in carcere per Sabrina e Cosima, dove vi è un racconto del delitto che segue una logica degli inquirenti e numerosi indizi, ma non prove concrete, come ha ricordato la Cassazione. La colpevolezza di Sabrina si gioca sull’orario dell’arrivo di Sarah a casa Misseri, anticipato dalla procura rispetto alla prima determinazione fatta in base a varie testimonianze, tra cui quella della mamma di Sara. Anche in questo caso la Cassazione ha ricordato che non è facile allontanarsi dall’orario fissato dalla signora Concetta Scazzi, poco dopo la scomparsa della figlia. E che «in materia di libertà personale, se due ipotesi sono egualmente sostenibili, se due significati possono parimenti essere attribuiti ad un dato, deve privilegiarsi quello più favorevole all’imputato, che può essere accantonato solo ove risulti inconciliabile con altri univoci elementi di segno opposto». Perché Cosima Serrano è in carcere con l’accusa di omicidio, se non le viene contestato l’atto fisico di uccisione della nipote? Secondo l’accusa, Cosima è colpevole di concorso morale in omicidio, in quanto sarebbe stata immobile a guardare Sabrina, mentre uccideva Sarah. Ma non si capisce come non sia colpevole Michele, visto che anche lui era in casa in quelle ore in cui si presume sia avvenuto l’omicidio. L’omicidio è avvenuto in casa o in garage? Michele Misseri ha sempre parlato del garage. Ma la procura sostiene che sia avvenuto in casa, unico modo per inserire sulla scena omicidiaria l’intero gruppo familiare. I Ris stanno esaminando un compressore sequestrato (dopo 8 mesi) nel garage dei Misseri, dove Michele sostiene sia caduta Sarah, sbattendo la testa. Sul compressore sono state trovate tracce biologiche e capelli. Ovviamente, se dovessero risultare di Sarah, la scena del delitto sarebbe confermata nel garage.