Marco Fratini e Lorenzo Marconi, Mutande di ghisa, Rizzoli, pp. 192, 14,90 euro., 17 giugno 2011
ROGITO ERGO SUM
Se c’è una categoria con la quale il luogo comune si è accanito, sicuramente è quella dei notai. Sono ricchi senza sudare, la loro firma vale più di un lingotto, alcuni sono massoni, molti sono terroni, poi si sposano tra simili e fanno casta prima che razza. Eppure sono loro che certificano alcuni dei momenti più belli della nostra vita, compreso quello in cui verghiamo col sangue l’acquisto della nostra casa. Sembrerà incredibile ma, nel caso di un rogito, lasciamo a loro molti meno euro di quanto possa sembrare. Motivo semplice: buona parte di quei soldi finisce allo Stato. Guardando le cifre vi renderete conto che un notaio costa meno di un agente immobiliare e di un idraulico. Se già state piangendo per il rimorso, aspettate un attimo: in Italia ci sono decine di migliaia di agenti e di idraulici, ma appena 4.900 notai, cioè uno ogni 12.244 abitanti. Considerato che la spesa media per un immobile è di 250.000 euro e dunque il compenso notarile si aggira sui 1.700 euro, se lo moltiplichiamo per i circa 20 milioni di case in cui vivono le nostre famiglie "proprietarie", si arriva alla cifra di 34 miliardi di euro che, divisa per il numero dei notai, fanno circa sette milioni. Questo l’importo che ogni notaio ha incassato, certo in tempi diversi, per apporre la firma sulla nostra felice condanna. Ora, potete tranquillamente riporre i vostri kleenex, perché non crediamo che il luogo comune, in fondo, possa ferirli più di tanto.
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Prezzo vendita: 200.000 euro
Compenso notaio netto: 1.683 euro (0,84% prezzo)
Imposte: 7.109 euro
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Prezzo vendita: 300.000 euro
Compenso notaio netto: 1.872 euro (0,62% prezzo)
Imposte: 10.453 euro
Prezzo vendita: 400.000 euro
Compenso notaio netto: 2.061 euro (0,52% prezzo)
Imposte: 13.788 euro
Fonte: Consiglio Notarile di Milano. l compensi sono al netto dell’Iva, i valori catastali ipotizzati nell’elaborazione sono pari a un terzo del prezzo di vendita.