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 2011  giugno 16 Giovedì calendario

«BOLLETTA» RECORD DA 63 MILIARDI. I PETROLIERI: RAFFINAZIONE A RISCHIO —

«La domanda di energia mondiale nei prossimi anni è destinata ad aumentare del 40%, e dopo lo stop al nucleare le fonti fossili copriranno tra il 60 e il 70%della domanda globale» . Pasquale De Vita, presidente dell’Unione petrolifera, commenta i nuovi scenari geopolitici all’indomani della riflessione internazionale sulla corsa all’energia atomica invitando a puntare sullo «stoccaggio della CO2, che nel mondo ha attirato oltre 35 miliardi di dollari di investimenti» . Bene anche le rinnovabile «ma nella migliore delle ipotesi è difficile ipotizzare che entro il 2035 arriveranno a coprire il 25%del fabbisogno» . Intanto la bolletta energetica italiana, nonostante il calo dei consumi, continua ad aumentare e nel 2011 arriverà a toccare il record assoluto di 63 miliardi di euro contro i 53,9 miliardi dell’anno scorso che era già stata più cara di 11,5 miliardi rispetto al 2009. Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, intervenendo all’assemblea annuale dei petrolieri, ha annunciato che il governo sta progettando di «creare le condizioni per far diventare l’Italia in grado di accogliere le scorte degli altri Paesi con nuove prospettive di nuove attività economiche accanto a quelle tradizionali della raffinazione e dello stoccaggio commerciale» . In questo senso «dopo l’estate il mio ministero presenterà al consiglio dei ministri un apposito decreto. «I punti salienti di questo progetto — ha anticipato ancora il ministro Romani— sono la creazione dell’organismo centrale di stoccaggio, l’abbandono delle tre categorie di scorte (benzine, gasoli, olii combustibili), semplificazioni amministrative e gestionali» . Il ministro ha anche ripetuto che il governo si attende «un significativo contributo dalle produzioni nazionali di idrocarburi già a partire da quest’anno in Basilicata, dove la produzione aumenterà di oltre 90.000 barili al giorno e dell’offshore, dove c’è la possibilità di incrementare le nostre produzioni di gas, oggi di 7 miliardi di metri cubi l’anno, di ulteriori 3 miliardi» . Il numero uno dei petrolieri ha comunque avvisato che il mondo sarà sempre più energivoro con punte di assorbimento difficilmente calcolabili. «A metà secolo, per esempio, ci saranno nel mondo 1,7-2 miliardi di autoveicoli rispetto ai 700 milioni di oggi gran parte assorbiti da Cina e India» . Un altro capitolo sensibile di sviluppo è quello della raffinazione a livello europeo che i nuovi impianti che stanno sorgendo in Cina potrebbero mettere in crisi. «Da continente esportatore — avverte De Vita — l’Europa potrebbe presto diventare importatore di prodotti raffinati mettendo a rischio una forte filiera industriale» . Altro punto, infine, sul quale lavorare, è quello della riforma del settore carburanti. Se per il numero uno dei petrolieri la rete «è già aperta a chiunque voglia entrare» e in 7.000-8.000 impianti self service il prezzo praticato «è già in linea con quello europeo» , di diverso avviso sono le associazioni dei consumatori, che contestano le cifre. Il ministero, ha in ogni caso chiarito Romani, «ha elaborato un nuovo testo equilibrato» , che però è «chiaramente una sintesi di diverse posizioni, e non può accontentare tutti» .
Roberto Bagnoli