[UNA GALANI], La Stampa 16/6/2011, 16 giugno 2011
Dubai è davvero sicura? Per saperlo bisogna attendere le prossime emissioni - Dubai è davvero un porto sicuro? L’emirato cercherà di sfruttare il contrasto tra i disordini nel mondo arabo e la propria ripresa finanziaria con il lancio di un bond decennale in dollari, la sua seconda emissione sovrana dalla fine del 2009, quando iniziò la crisi del debito del paese
Dubai è davvero sicura? Per saperlo bisogna attendere le prossime emissioni - Dubai è davvero un porto sicuro? L’emirato cercherà di sfruttare il contrasto tra i disordini nel mondo arabo e la propria ripresa finanziaria con il lancio di un bond decennale in dollari, la sua seconda emissione sovrana dalla fine del 2009, quando iniziò la crisi del debito del paese. Per alcuni aspetti, tuttavia, il rischio di credito dell’indebitato Dubai rimane solo marginalmente inferiore a quello di alcuni dei suoi vicini irrequieti. Dubai sta meglio che in passato. Grazie a una linea di credito di Abu Dhabi, il governo ha concordato la ristrutturazione del prestigioso conglomerato Dubai World. Secondo Hsbc, le presenze negli hotel sono aumentate tra gennaio e marzo, accogliendo visitatori in fuga da climi meno stabili, e nello stesso periodo si è registrata una crescita continua dei nuovi ordinativi nell’export. Ma la mossa di Dubai per rendere più appetibile la sua nuova emissione sovrana evidenzia i punti deboli dell’emirato. Un’opzione put di cinque anni assegnerà ai detentori dei titoli la possibilità di riscattare il debito al valore nominale prima della data di maturazione finale. Le condizioni definitive non sono state rese note, ma la garanzia extra dovrebbe permettere al Dubai di ottenere il credito con costi inferiori, più vicini a quelli di un bond quinquennale. La riduzione dei costi è auspicabile. Ma l’opzione creerà anche maggiore incertezza sulla data di scadenza dei debiti dell’emirato. L’indebitamento totale diretto del governo è di circa 31 miliardi di dollari. Includendo però nel conteggio anche i debiti delle entità quasi-sovrane, nel 2010 il Dubai potrebbe avere un passivo di oltre 111 miliardi di dollari, oltre il 130% del Pil nominale. A giudicare dalla domanda che hanno incontrato le emissioni precedenti di Dubai, l’emirato non farà fatica a trovare acquirenti. Tuttavia i Cds, a circa 300 punti base, indicano che il rischio del Dubai è solo leggermente inferiore a quello del Libano o dell’Egitto post-rivoluzione. I Cds dei porti davvero sicuri, come Abu Dhabi e il Qatar, vengono scambiati a valori nettamente più bassi.