ALESSANDRA RETICO , la Repubblica 16/6/2011, 16 giugno 2011
QUEI PAZZI DEL FREESTYLE IN BILICO TRA MOTO E CIELO "NOI, I VERI IMMORTALI"
Il pilota bacia il parafango anteriore della moto, il corpo è sospeso nel vuoto, la passionale acrobazia si consuma in cielo, gli amanti atterrano nella polvere. L´estasi tra i brum brum. Si chiama kiss of death, bacio della morte, come sennò. È quasi la più docile delle pratiche amatorie tra l´uomo e la sua moto. E questo è il mondo funambolico del freestyle motocross. Piace ai seguaci specializzati, e anche a tutti gli altri. Spettacolo, paura, fango. Luci, musica, parecchi rombi. Il Red Bull X-Fighters World Tour è il campionato del mondo ufficiale della disciplina, va in giro e si ferma anche a Roma. Allo stadio Olimpico (24 giugno), perché lo scorso anno fu organizzato allo Stadio Flaminio ma i posti non bastarono. 20mila spettatori, tutto esaurito, quindi meglio allargarsi. La città eterna è una tappa della costruzione del campione 2011. Una delle sei dei quattro continenti che attraversa il torneo, e che posti: iniziato il 15 aprile a Jumeirah Beach a Dubai, nella geografia del possibile. È andato a Brasilia sull´Esplanada dos Ministèrios, 600 camion di terra, 7.300 metri cubi per trasformarla in arena, 100mila persone e mai visti nella storia decennale tanta gente così, molto sudore e odore di benzina, sgommate, e la domanda: planerà? Tappa a Nate Adams, 27 anni, il campione in carica e leader della classifica anche adesso (165 punti), originario di Phoenix, Arizona, detto "Il Distruttore", ha vinto quattro titoli del tour. Dopo Roma la gara arriverà nell´Arena dei Tori di Madrid (15 luglio), poi a Varsavia allo stadio Narodowy (6 agosto), e infine l´incoronazione si celebrerà in Australia (17 settembre). Perché ci vogliono location da grande show, il circo più pazzo. Negli anni: la Sfinge di Giza in Egitto, la Piazza Rossa di Mosca, tutta Rio de Janeiro. Milioni di spettatori live, 170 mila nel 2010.
Per togliersi il fiato perché lo spettacolo è tale: spettacolare. «Se hai bisogno di vincere un campionato per conquistare l´immortalità, questo è sicuramente quello che fa per te», dice sempre Adams, che insieme agli altri ha fatto 770 salti, 524 avvitamenti, 17 chilometri di voli in cielo. Carne e motori che a volte non li distingui tanto si appiccicano, confondono, separano, riprendono. Uno sport che è un rapporto: tormentato, sempre sul bilico di qualcosa, per questo molto inevitabile, e da batticuore. FMX, o moto-X, variazione del motocross e del supercross, perché in stile libero. Libero dalla gravità, soprattutto: non conta essere veloci sulle due ruote, ma volare in aria e dentro quell´aria farci di tutto. Salti oltre i 70 metri in lunghezza e poi lassù. Doppio giro della morte, senza mani, senza piedi, di fianco, di lato, in verticale e anche uno che si chiama "suicidio", non bastasse l´angoscia procurata fin qui. C´è una giuria di 5 giudici, conta lo stile, varietà, difficoltà, uso del tracciato. E reazione del pubblico. Un pattinaggio sul ghiaccio, però macho. Punti su una scala di 100.
Gli atleti vengono per lo più dal motocross classico, non sono dei circensi, per quanto di alcuni si potrebbe credere: l´australiano Robbie Maddison per esempio, uno che nel giorno del suo matrimonio (13 marzo scorso) si è celebrato volando su 77 sculture di metallo del compiacente artista Ricardo Breceda. Della concordia della moglie non è dato sapere. Si sa invece che l´unico italiano in gara a Roma, oltre al giudice Alvaro Dal Farra, leggenda del freestyle, è il bolognese Massimo Bianconcini, classe 1979, che c´era anche lo scorso anno. Salta con una nuova KTM SX 250, lo chiamano "the italian rock ‘n roll" oppure the "Original Gangster". Ha cominciato a correre sulle moto da cross a tre anni, ha vinto molto, ma quello che gli piace di più è fare il meccanico. Ama la pasta, il vino e la sua ragazza. Dice: «Non vedo l´ora di trovarmi in sella al centro dell´Olimpico, l´anno scorso ho forse sentito la pressione di una sfida così importante e non sono riuscito ad essere sciolto e potente, ma ora sono molto migliorato».
I famosi sono il norvegese-spagnolo Andre Villa, 29 anni, capelli lunghi fino al collo, vita movimentata tra Spagna, Norvegia, Stati Uniti e sciagurati infortuni, un passaggio nello sci acrobatico, poi nel free dal 2002, adesso su una Yamaha YZ 250. Al comando per quasi tutta la scorsa stagione fino a quando "The Destroyer" Adams proprio a Roma l´ha fatto fuori. Al momento è secondo in classifica, dietro di lui Maddison (quello del matrimonio), 30 anni, detto "King of the Coast", è su una Yamaha YZ 250, frequenta questa acrobazia dal 2005. Uno sviluppatore di primati, tre tour consecutivi vinti dal 2003, la sua notte di Capodanno 2007 finisce nel libro dei Guinness: un salto con un´Honda CR500 di 99 metri, 154 km orari, un´altezza di 19 metri. È detto anche Maddo, all´Olimpico coglieranno l´assonanza.