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 2011  giugno 16 Giovedì calendario

AZIENDE PUBBLICHE ED ESCORT LE MANI DELL´EX PIDUISTA SULLE SCELTE DEL PALAZZO - ROMA

Una rete che parte dal ministero dell´Economia e che si ramifica nei gangli profondi dello Stato. Dossieraggi per manipolare e sfruttare informazioni segrete e atti giudiziari. Per mettere le mani su appalti pubblici e nomine. Dentro c´è di tutto. Spuntano i nomi di ministri avvicinati e contattati, di generali e vertici dei servizi, boiardi che chiedono o ricevono favori. Ci sono le ingerenze su Finmeccanica e le incursioni in Trenitalia. Ricatti tentati al vicepresidente del Csm Vietti e le amanti da piazzare e raccomandare, escort da mettere in conto.
I ministri e il Poligrafico
Luigi Bisignani avrebbe suggerito al ministro dell´Economia Tremonti un nome per la presidenza del Poligrafico dello Stato. È lo stesso faccendiere a dirlo ai magistrati nell´interrogatorio del 9 marzo scorso e riportato nell´ordinanza di custodia cautelare. «Ho sicuramente segnalato il Mazzei - spiega - al professor Tremonti per fargli ottenere la nomina di presidente del Poligrafico dello Stato. Con il Poligrafico la Ilte è in rapporti per il modello unico». Roberto Mazzei è stato nominato presidente dell´Istituto poligrafico e zecca dello Stato nel settembre del 2009. Il ministro degli Esteri Frattini viene invece sfiorato dall´ordinanza, ma è giusto una chiacchierata in cui i due si danno arie sui loro rapporti altolocati. La telefonata tra Bisignani e Papa è del 9 settembre 2010. Il deputato dice al faccendiere: «In tutto questo mi ha chiamato prima e.... Valducci (ndr altro deputato pidiellino) che mi ha detto perché non passi. Così ho detto sì Mario, io sto un po´ in movimento e non so... E quindi insomma mi sono un poco sganciato perché tu». Bisignani: «Sì». E ancora Papa: «Poi mi ha chiamato Frattini, proprio lui». Bisignani: «Bene». Papa racconta: «Mi ha detto: "Guarda, io ho parlato con il presidente, gli ho detto che bisogna creare questo think tank, non mi ha parlato di quel progetto che ci siamo detti oggi». Papa prosegue: «Ma mi ha parlato di creare delle schede, delle cose per i progetti di riforma di giustizia, le solite cose che ci siamo detti da tantissimo tempo». Bisignani: «Certo». Papa insiste: «Lui ha detto: preparale e quando le hai preparate tu chiamami, perché ho parlato con il presidente e gli ho detto che te ne avrei parlato». Bisignani: «Va bene. Tu lavora a quella storia più importante».
Finmeccanica
Nelle dichiarazioni spontanee rese agli inquirenti il 9 marzo scorso, Bisignani riferisce di informazioni che Papa gli procurò su altre inchieste giudiziarie. Su Borgogni, direttore centrale delle relazioni esterne di Finmeccanica, ad esempio «ricordo bene - dice Bisignani - che Papa mi disse di essersi informato, attraverso fonti accreditate, e di aver appreso che nei confronti di Borgogni non vi erano provvedimenti restrittivi». E ancora: «Papa si propose di assumere informazioni e di adoperarsi anche quando Verdini fu coinvolto nella nota vicenda giudiziaria agli onori della cronaca». L´assistente parlamentare di Papa, Maria Elena Valanzano, racconta che Papa era «misterioso e arrogante», specialmente quando incontrava La Monica (carabiniere, ndr). In quelle occasioni la faceva uscire dalla stanza e se lei chiedeva spiegazioni gli diceva: «Fatti i cazzi tuoi». Dopo due anni di rapporti lavorativi, nel 2010 la Valanzano voleva «andare via». Allora Papa le presentò Francesco Borgomeo, presidente dell´Irsess, e Rino Metrangolo, di Selex, gruppo Finmeccanica. La Valanzano ottenne un contratto con la Irses e una con la Selex rispettivamente da 1.500 euro al mese.
I generali
Il 2 dicembre 2010 viene ascoltato il capo degli ispettori del ministero della Giustizia Arcibaldo Miller. Il quale racconta: «Mi risulta che Papa sia amico del generale Poletti e del colonnello Della Volpe (oggi entrambi all´Aisi ndr.), avendoli incontrati insieme, per esempio, a una cena. Mi sembra di ricordare che Papa avesse rapporti di conoscenza anche con il generale Pollari, non so dirvi a quale contesto si riferissero. Ancora Bisignani: «Papa mi disse che il maresciallo La Monica si era rivolto al Lavitola per essere raccomandato per entrare all´Aise (servizio segreto estero, ndr) tale circostanza me l´ha riferita il colonnello Sassu che mi disse che Lavitola aveva raccomandato il predetto maresciallo a Berlusconi, che poi aveva parlato con qualcuno dell´Aise». E prosegue il faccendiere: «So anche che è molto amico del generale Adinolfi (capo di stato maggiode della Guardia di finanza ndr)», così come diceva di essere «amico di Miller».
L´ex dg Rai Masi
Bisignani fa mettere a verbale che sempre Papa «tramite me, si è proposto di interessarsi di prendere notizie e di intercedere anche a proposito delle vicende giudiziarie riferite a Masi (Mauro, ex direttore generale della Rai, ndr.) per ciò che riguarda la procura di Trani». Papa si sarebbe informato e - racconta ancora il faccendiere - «mi disse di aver acquisito informazioni rassicuranti» e di «aver appreso che non c´era da preoccuparsi»
Eni e Pollari
Parla l´imprenditore della protezione civile Luigi Matacena il 16 marzo 2011. «Papa mi propose di farmi conoscere e di procurarmi un contatto con Bertolaso. Tuttavia poi non lo fece, ma successivamente mi disse che mi avrebbe potuto far avere un contatto con l´Eni, in particolare con tale Sarno dell´Eni. Devo dire che io ho sempre tenuto a distanza Papa che mi ha sempre fatto un po´ paura». Agli inquirenti che gli chiedono cosa il deputato volesse in cambio lui racconta che «una volta mi ha chiesto di pagare all´hotel De Russie di Roma per una sua amica che aveva il nome sovietico, ho pagato 2 mila euro per volta». Maria Elena Valenzano racconta: « mi risulta che il Papa ha fatto assumere all´Eni una ragazza dell´est con cui intratteneva rapporti da anni». Si tratta di Ludmila Spornyk, impiegata nell´ufficio sicurezza dell´Eni.
Trenitalia e Moretti
Nelle carte entra anche il nome dell´amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti. Ma come possibile parte lesa. Scrivono gli inquirenti: «Resta una mera ipotesi investigativa quella secondo cui gli indagati intendevano acquisire un´utilità costituita da una sorta di potere di interdizione e di ricatto sulla dirigenza di Trenitalia che avrebbero potuto esercutare solo se la vicenda non fosse stata denunciata». Anche se, aggiungono, al momento non può essere ipotizzata una «condotta concussiva» nei confronti di Moretti, che era stato contattato da Papa.
La candidatura.
Tutto parte dai favori in cambio di un sostegno alla candidatura a deputato. Sarebbe iniziato così il legame tra Luigi Bisignani e Alfonso Papa, stando a quanto si legge nelle deposizioni rese dal manager e inviate dal tribunale di Napoli alla Camera a sostegno della richiesta di arresto del deputato del Pdl. «Conobbi occasionalmente il Papa e strinsi rapporti con il Papa quando ebbi alcuni problemi giudiziari con la procura di Nola riferite alla dottoressa Tucci, cui io ero legato, e riferito a vicende societarie di società nel Nolano; da quel momento il Papa cominciò a proporsi per darmi notizie; il Papa insomma da una parte si proponeva e proponeva di adoperarsi nel mio interesse e dall´altro mi dava indicazioni spesso infondate», ha raccontato Bisignani ai magistrati quando è stato ascoltato il 9 marzo del 2011. «Fui io a chiedere notizie e informazioni al Papa quando seppi della vicenda di Nola», ha spiegato, «di contro e in cambio a me il Papa chiese di appoggiare la sua candidatura alle elezioni del 2008 e io vi dico che effettivamente ne parlai con Verdini che compilò le liste».
Rapporti con la magistratura
Bisignani poi parla dei rapporti che Papa avrebbe avuto con settori del mondo giudiziario, che d´altronde l´ex pm nonché ex dirigente del ministero di via Arenula conosceva e frequenta. «Mi consta che il Papa era molto amico dell´allora Procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e del figlio Camillo; al riguardo più volte il Papa mi chiese di poter trovare qualche incarico al suddetto Camillo Toro».
Ricatto a Vietti
Racconta Maria Roberta Darsena, la quale dichiara di aver avuto un «rapporto personale» con Papa: «Nel mese di settembre 2010 conosce il vicepresidente del Csm Michele Vietti. Dissi a Papa che ero stata a cena con Vietti, mi fece un sacco di domanda e mi chiese con insistenza morbosa il nome del ristorante e tutti i dettagli della serata». Il pm ha quindi sentito Vietti «ritenendo che si trattasse di una possibile vittima dell´acquisizione di fatti privati a scopo di pressione»: ipotesi dossieraggio. Il vicepresidente del Csm ha denunciato e ha chiesto di procedere penalmente nei confronti di chi ha acquisito informazioni private su di lui.
Le amanti
Sempre la Darsena afferma di aver conosciuto Papa nel ‘99: lui «per il mio compleanno del 2010 mi ha regalato la sua Jaguar XKR, abbiamo fatto il passaggio di proprietà, la macchina era intestata a me. Dopo qualche mese gli ho detto che i costi dell´auto erano troppi alti e l´avrei data al concessionario in conto vendita. Dopo qualche mese, non avendo notizie, ho chiamato il concessionario e ho appreso con sorpresa che il Papa aveva mandato una persona a riprendere l´auto che era intestata a me. Lui mi disse che aveva falsificato la firma reintestandosi l´auto». Un´altra donna, l´assistente Maria Elena Valenzano sostiene che «Papa aveva disponibilità di una villa all´Olgiata dove viveva con tale Luda, ragazza dell´Est con la quale lui intratteneva rapporti da anni.