Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 16 Giovedì calendario

RCS, IN ESECUTIVO IL NODO PERIODICI

In vista del comitato esecutivo di Rcs ci sarebbe stata una riunione informale tra alcuni azionisti per confrontarsi sugli ultimi sviluppi. Il comitato, che si riunisce questa mattina alle 10,30, è stato convocato per "preparare" l’agenda del prossimo cda del 23 giugno sul processo di fusioni infragruppo, con l’incorporazione delle controllate italiane (Quotidiani, Periodici, Pubblicità e altre minori da definire). Ma si dovrebbe discutere anche dell’offerta avanzata dallo stampatore Farina e da una cordata capeggiata da Alberto Donati per sei testate periodiche in perdita (28 milioni di ricavi nel 2010, 4,5 milioni di rosso). L’ipotesi di transazione – che prevede la cessione delle testate con raccolta pubblicitaria garantita (pare per tre anni) – ha sollevato però la levata di scudi del comitato di redazione della Periodici che parla di «disegno scellerato» a riguardo della prospettiva di cessione di Novella 2000, Max, Visto, Astra, Ok Salute e Il Mondo. Il cdr si dichiara «contrario a qualsiasi ipotesi di smembramento del gruppo» e «ancor più a ipotesi che possano coinvolgere interlocutori assai poco affidabili dal punto di vista della futura stabilità occupazionale dei colleghi delle testate che potrebbero trovarsi coinvolte». Secondo il cdr, il management di Rcs Periodici ha un patrimonio di testate storiche che «dopo un anno e mezzo di stato di crisi (e a stato di crisi ancora aperto), pare voglia consegnare a editori dalle intenzioni e dalla solidità finanziaria tutte da verificare, rinunciando ad accettare la sfida di progetti innovativi». Sconcerto in particolare è stato espresso per la vicinanza di Luigi Bisignani, arrestato ieri, alle «aziende dei fratelli Farina, accreditati tra i possibili acquirenti».