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 2011  giugno 16 Giovedì calendario

LA VITA DIFFICILE DI 4 MILIONI DI PERSONE

Ma da quante persone è composta la “parte peggiore del Paese”? Quanti lavoratori, che da anni lottano per raggiungere la “parte migliore”, ha insultato il ministro Brunetta?
I precari in Italia sono 3.941.400 (per il rapporto della Cgia di Mestre), praticamente un esercito di lavoratori che ha subìto gli effetti della flessibilità trasformata dai datori di lavoro in precarietà. Lo stipendio medio degli atipici si aggira intorno ai 1.060 euro.
Di questi 4 milioni di lavoratori, il 56% è concentrato nelle regioni del Sud e tra il 2008 e il 2010 sono aumentati del 4%. Al Nord l’incremento è stato addirittura dell’8,3%, con regioni come il Trentino e l’Emilia Romagna che hanno avuto punte di oltre il 20%.
Una parte di loro sono precari della Pubblica amministrazione. Secondo l’ultimo conto annuale della Ragioneria generale dello Stato gli atipici a cui si è riferito direttamente Brunetta sono 231.820. Vanno poi aggiunti i circa 200.000 precari della scuola, per un totale di oltre 400.000 lavoratori flessibili che quest’anno subiranno un taglio netto da parte del governo. Nella manovra correttiva 2010 è prevista infatti la riduzione del 50% delle spese per il personale precario nei bilanci degli enti e dei ministeri, stimato in almeno 80 mila lavoratori.
Questi contratti precari sono composti da 92.738 tempi determinati, 2.198 in formazione lavoro, 11.948 interinali, 21.478 lsu (lavoratori socialmente utili), 48.649 contratti di collaborazione (co.co.pro) mentre gli incarichi e le consulenze hanno raggiunto quota 67.670.
“Il taglio del 50% delle spese per il lavoro precario, come previsto dalla passata manovra economica, produrrà disoccupazione e chiusura di servizi – spiega Michele Gentile, responsabile del dipartimento dei settori pubblici della Cgil – tutto per risparmiare 100 milioni di euro ogni anno, mentre si confermano ingenti e discrezionali spese superflue. Basterebbero quindi questi numeri per dare un’idea di quanto pesi quell’Italia peggiore, secondo la inqualificabile definizione del ministro Brunetta”.
Secondo il Codacons molti dei 4 milioni di precari italiani non hanno sufficienti strumenti per rivendicare i loro diritti. Per questo motivo oggi gli avvocati dell’associazione saranno in piazza a Roma (largo Spartaco e piazza Mazzini) per protestare contro il precariato e informare i lavoratori atipici di tutti i settori sulle iniziative legali in corso volte a ottenere il riconoscimento dei diritti dei precari e il risarcimento dei danni economici.