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 2011  giugno 16 Giovedì calendario

Satellite e iPad Ecco come si scopre un adulterio - I divorzi non sono più quelli di una volta! Da quando Facebook, gli smartphone, le e-mail, i localizzatori satellitari, hanno fatto irruzione nella nostra vita, nulla è più come prima

Satellite e iPad Ecco come si scopre un adulterio - I divorzi non sono più quelli di una volta! Da quando Facebook, gli smartphone, le e-mail, i localizzatori satellitari, hanno fatto irruzione nella nostra vita, nulla è più come prima. All’inizio di questa rivoluzione sul tavolo dei giudici sono stati portati gli Sms per dimostrare l’adulterio: messaggi ricevuti da un telefono dimenticato e letti da chi non doveva leggerli. Ma è stato solo l’inizio. Oggi le nuove tecnologie sono protagoniste nei processi di separazione e di divorzio. Facebook innanzitutto. Il caso più frequente è quello di un coniuge che riesce, conoscendo o indovinando la password, ad entrare nella pagina dell’altro e ne carpisce i segreti. Attenzione però, leggere la corrispondenza (anche elettronica) altrui è un reato. Ma ci sono tecniche molto più raffinate: il fishing, ad esempio. Si getta l’amo e si aspetta che il marito (o la moglie) abbocchi. I social network sono il mare in cui si pratica questa battuta di pesca. Per dimostrare che l’altro coniuge è aperto a relazioni extramatrimoniali, basta creare il profilo di una persona inesistente e, con questa nuova identità, cercare la sua amicizia. Quando lui (o lei) accetta lo si coinvolge in una corrispondenza sempre più intima, trascinandolo fino a confessare i suoi desideri più nascosti. La corrispondenza viene poi utilizzata nel processo. La nuova frontiera sono i localizzatori satellitari. Vi è chi compra per pochi denari in internet un apparecchio che, nascosto sull’automobile della moglie o del marito, permette di registrare tutti i suoi spostamenti. La pratica è certamente illecita e i tracciati dei movimenti della vittima non potranno mai essere esibiti davanti a un giudice. Intanto però si scopre la verità e la prova potrà essere data con altri mezzi. Ricordo un signore che aveva nascosto il suo nuovo iPad sotto la ruota di scorta dell’automobile della moglie. Voleva scoprire dove questa si recava tutti pomeriggi e aveva per questo attivato la funzione «Trova il mio iPad». Aveva così potuto seguire sul suo computer il puntino azzurro del localizzatore inerpicarsi sino a una casa in collina; aveva sovrapposto alla mappa le immagini di Google Earth e aveva individuato nitidamente la casa di un collega della moglie nella quale lui stesso era stato ospite, per una grigliata fra amici, alcuni mesi prima. Aveva visto il puntino azzurro lampeggiare immobile per un paio d’ore - un tempo interminabile - sullo schermo; poi l’aveva visto riprendere vita, ripercorrere a ritroso la stessa strada. Ma improvvisamente si era fermato di nuovo e, dopo qualche minuto, sul computer era comparsa una scritta: «È impossibile localizzare il tuo iPad». Nel corso della causa di separazione è emerso che la moglie e l’amante avevano bucato una gomma; avevano smontato la ruota di scorta e trovato l’iPad nascosto. Avevano così capito di essere stati scoperti e, per vendicare l’indebita intrusione nella loro privacy, avevano usato il costoso tablet come base per il crick dell’automobile. *Ordinario di diritto privato nell’Università di Milano