Dario Cresto-Dina, la Repubblica 16/6/2011, 16 giugno 2011
QUEI LIBRI DA METTERE A POSTO
Fabio il Fenomeno ha 17 anni. Nove mesi fa ha rischiato di non essere più neppure Fabio. Un pomeriggio dopo la scuola si è schiantato con il motorino, il casco si è sganciato, il marciapiede gli ha aperto la testa precipitandolo nel buio della non coscienza. Ma anche nei buchi più profondi possono baluginare ceneri di vita. Dopo una lunga serie di interventi chirurgici, sette mesi di coma e quasi tre di neuro-riabilitazione il ragazzo è diventato il Fenomeno. Oggi lo chiamano così. È tornato al liceo, è stato promosso, presto una placca d´acciaio gli chiuderà quell´avvallamento nel cranio all´altezza della tempia destra. Una ripresa eccezionale, hanno decretato con stupore i medici. Lui dice che gli è rimasta la paura, anche quando è in auto con i genitori. Da quei mesi di vita non vita è riemerso un ragazzo che ora si racconta con parole da uomo: «Il mio cervello è una libreria dalla quale sono caduti sul pavimento tutti i libri. Li sto rimettendo al loro posto uno a uno». Ogni tanto deve riposarsi perché, confessa, gli fanno male i piedi e non ne capisce la ragione.