Vincenzo Borgomeo, la Repubblica 16/6/2011, 16 giugno 2011
SENSORI NELL’ASFALTO E INCROCI PARLANTI: LA STRADA GUIDERA’ L’AUTO - PARLER
come in un fumetto di Walt Disney, si muoverà come in un film di Harry Potter. La strada del futuro sarà davvero magica ma, per arrivare a tanto, imporrà un cambiamento anche all´auto. Macchina e percorso, insomma, non saranno più due elementi "inerti" ma si comporteranno come se avessero vita propria. L´uso massiccio dell´elettronica farà sì, infatti, che nulla sarà più fermo: limiti di velocità, per esempio, saranno variabili a seconda degli ingorghi e delle situazioni atmosferiche. Limiti che verranno segnalati agli automobilisti con pannelli luminosi di cui però molti faranno a meno visto che verranno letti per loro dall´auto, adattando automaticamente la velocità. Sono tecnologie in alcuni casi già "vecchie", nel senso che già a disposizione di alcuni modelli e su alcune strade, ma siamo solo agli inizi: l´intreccio e la somma di queste tecnologie con altre porterà a risultati straordinari. Per esempio, quando si diffonderanno i sensori annegati nell´asfalto in grado di capire quale tipo di veicolo sta transitando (auto, camion, moto) o i semafori che cambiano da soli la durata del rosso e del verde, il traffico sarà molto più fluido.
E non è finita qui. Il progetto che delinea la "strada perfetta" in fatto di sicurezza prevede anche che il veicolo "parli" con la strada e con le altre auto, adattandosi di conseguenza. Quando una vettura arriverà a un incrocio, "avviserà" chi starà sopraggiungendo: tutti e due i veicoli rallenteranno e quello che dovrà dare la precedenza arriverà addirittura a fermarsi.
Sembra fantascienza, ma è solo l´interazione dei sistemi anti tamponamento, già in uso su molte vetture moderne, con i Gps: in pratica per frenare, le auto di domani non avranno più bisogno di "vedere" un ostacolo con il radar (come oggi) ma si affideranno alle indicazioni dei satelliti. Già adesso d´altra parte si è raggiunto un ottimo risultato: un´auto moderna non colpisce più un ostacolo fisso o un´altra vettura come se fosse un sasso: prima che l´impatto avvenga, la macchina fa di tutto per limitare i danni o - a volte - evitarli del tutto. Ossia "tira" le cinture di sicurezza, frena, sbanda per evitare impatti frontali, chiude vetri e tetti, mette in posizione i sedili e altre componenti.
Sembra poco, ma è una svolta profonda, epocale per certi versi: l´auto si accorge di una cosa sfuggita a chi è al volante, l´auto aiuta l´uomo a superare i propri limiti, le proprie disattenzioni. Dietro a tutto ciò ci sono 28 colossi dell´industria - che vanno da aziende automobilistiche, di elettronica, di telecomunicazioni e di software a istituti di ricerca fino alle autorità preposte alla viabilità e ai trasporti - e che hanno unito le forze nell´iniziativa di ricerca conosciuta come Aktiv, (tecnologie adattive e cooperative per il traffico intelligente). Il risultato? Eccezionale per la riduzione dell´inquinamento (il 20% in meno) e per l´aumento della velocità del traffico (+10%) grazie alla maggiore fluidità dei viaggi. Certamente da record dal punto di vista della sicurezza: zero morti per incidenti. Un traguardo quasi incredibile considerando che oggi, nel mondo, su strada si contano più di 3500 vittime al giorno.