Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 15/6/2011, 15 giugno 2011
IL FATTO DI IERI - 15 GIUGNO 1936
Vecchia, cara Topolino. Con quel nickname inventato da un giornalista inglese colpito dal suo musetto stile “little mouse”, il passo agile, le forme rotonde e domestiche. Uscita dalla Fiat il 15 giugno 1936 come 500 A e subito adottata dagli italiani con un familiare nomignolo da cartoon. A mettere le quattro ruote all’Italia fascista e ad aprire l’età storica dell’utilitaria Made in Italy era stato il vecchio senatore Agnelli che, sulla scia del “modello T” d’Oltreoceano e della Volks tedesca, aveva deciso di lanciare la sua “vetturetta del lavoro”, piccola, comoda, economica. Costo, 5.000 lire, alla portata di operaio. Un rompicapo per Dante Giacosa, talentuoso ingegnere Fiat, incaricato del miracolo e capace, in due anni, di centrare diversi obiettivi. Comfort accettabile, consumo risparmioso, velocità sui 90, dolcezza dello sterzo, tenuta di strada. Un’ammiraglietta aggraziata al prezzo di 8.900 lire, lontana dal tetto massimo chiesto dal Senatore, ma ugualmente di successo nell’Italia delle rate a buon mercato. Dal fascismo alla fine anni ’40, “il piccolo topo” allargherà l’orizzonte del Paese e la sua voglia di libertà di movimento. Facendolo sognare sulle polverose strade della Penisola.