Valentina Conte, la Repubblica 15/6/2011, 15 giugno 2011
MARCIA INDIETRO SULLE SPIAGGE AI PRIVATI
ROMA - Spiagge salve, per ora. La discussa norma che concedeva ai privati un diritto di superficie ventennale sugli arenili italiani è stata stralciata ieri dal decreto Sviluppo, atteso oggi per l´esame in aula alla Camera. Un passo indietro, dunque, di maggioranza e governo. Il secondo dopo la modifica di un mese fa della durata del diritto, passata da 90 a 20 anni. Esulta il Pd, che aveva presentato gli emendamenti per l´eliminazione dei primi tre commi dell´articolo 3. Soddisfatti anche gli ambientalisti. Ma il governo lascia intendere che le misure soppresse potrebbero rientrare nella legge comunitaria.
Con la cancellazione della norma - che avrebbe sostituito l´attuale regime di concessione balneare di sei anni, rinnovabile per altri sei - salta, dunque, non solo il diritto di superficie per i privati sulle coste e sugli eventuali manufatti già esistenti, con l´ulteriore possibilità di abbatterli e ricostruirli. Ma salta anche la temuta opzione per gli stessi privati di godere, a partire dal 2015, del permesso di edificabilità nelle aree non sottoposte a vincoli. Un´eventualità che, prefigurando una potenziale colata di cemento, aveva destato più di un allarme. [...]