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 2011  giugno 14 Martedì calendario

C’è chi, nel Pdl, consiglia al Cavaliere di non gettarsi per nulla in questa partita. Perché a sfilarsi per primi saranno quelli della Lega, timorosi di perdere altri consensi

C’è chi, nel Pdl, consiglia al Cavaliere di non gettarsi per nulla in questa partita. Perché a sfilarsi per primi saranno quelli della Lega, timorosi di perdere altri consensi. E poi i Responsabili, che alzeranno a dismisura il prezzo del loro appoggio. L’autorevole fonte del centrodestra dà la partita a rischio sconfitta. E cita in proposito un segnale negativo che, a suo dire, sarebbe arrivato dalla Corte costituzionale. Una sentenza recentissima, la 183, fresca di una settimana. L’ha scritta Giorgio Lattanzi. L’ultimo giudice arrivato alla Consulta dalla Cassazione. Un giurista rinomato. Essa boccia un altro pezzetto della Cirielli che per Berlusconi, nel 2005, accorciò già la prescrizione. Stabilisce che nel dare le attenuanti generiche a un recidivo reiterato il giudice non può essere sottoposto a limiti. Dev’essere libero. Del pari, quel giudice perché dovrebbe riconoscere una prescrizione accorciata per un imputato incensurato? Ne andrebbe della sua libertà. Quindi la prescrizione breve sarebbe incostituzionale. Dice la fonte Pdl: "Pare scritta apposta per fornire a Napolitano una buona motivazione per bocciare la nostra prescrizione breve". Un segnale quanto meno funesto.

(14 giugno 2011)