Varie, 14 giugno 2011
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SheikhSaid Amina
• 1957 (~) Origini somale, in Italia dal 1984, nell’ottobre 2008 denunciò di essere stata maltrattata dalla polizia in una stanza dell’aeroporto di Ciampino (episodio che sarebbe avvenuto il 21 luglio 2008) • «“In piedi, nuda, per quattro ore nella stanza di un aeroporto, offesa e maltrattata” [...] ha denunciato di essere stata maltrattata nell’aeroporto di Ciampino, mentre tornava da Londra con i suoi nipotini. Dopo essere stata accusata di aver rapito i bambini, è stata “offesa e discriminata” e le è stato detto che era considerata un corriere della droga. Racconta di essere stata insultata, le avrebbero detto: “Guarda questa pazza negra, mò ti meniamo”; “Se non fai quello che ti diciamo, ti mandiamo al centro di igiene mentale”; “Sei nera dentro e fuori”. [...] La versione delle forze dell’ordine è un po’ diversa. Nel corso dell’identificazione della donna, proveniente da Londra, sarebbero emersi al controllo precedenti di polizia in materia di droga e per resistenza a pubblico ufficiale. Il personale di controllo decise così di procedere ad una verifica sul bagaglio. Al momento della perquisizione, eseguita dal personale femminile della Polizia e della dogana, la donna si sarebbe privata degli abiti che indossava gettandoli addosso agli operatori dello scalo e rimanendo solo con il reggiseno. E si sarebbe rifiutata di rivestirsi anche quando poi si era deciso di trasportarla in ospedale per verificare con un esame radiologico che non avesse sostanze stupefacenti nascoste. L’esame fu negativo, Amina non aveva nulla di nascosto e i bambini erano realmente suoi nipoti. A questo punto ha deciso di denunciare quanto è accaduto. La Polizia, a sua volta, l’ha controdenunciata per calunnia. [...]» (Flavia Amabile, “La Stampa” 4/10/2008) • Vedi anche: F. Sar., “Corriere della Sera” 6/10/2008; Alberto Custodero, “la Repubblica” 6/10/2008; Marino Bisso, “la Repubblica” 6/10/2008; “Corriere della Sera” 25/10/2008.