Varie, 14 giugno 2011
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Nolan Christopher
• Londra (Gran Bretagna) 30 luglio 1970. Regista. Nel 2010 nomination all’Oscar e al Golden Globe per Inception • «“All’università ho studiato Letteratura inglese - ama ripetere Christopher Nolan -. Non ero uno studente particolarmente bravo, ma una cosa quegli scrittori me l’hanno insegnata: la libertà narrativa. Io ho provato a metterla in pratica subito, appena ho iniziato a lavorare con il Gruppo cinematografico del college. Da secoli chi scrive libri ha la possibilità di farlo come gli pare. Anche chi fa film, pensavo, dovrebbe avere la stessa libertà”. È questa, probabilmente, la frase-chiave per capire la carriera e gli esiti, a oggi, del [...] regista inglese [...] diventato uno dei più potenti filmmaker di Hollywood. [...] autore di Batman Begins e, soprattutto, di The Dark Knight, superato negli incassi solo da Avatar [...] Following (il primo lungometraggio del regista, girato nel 1998, “probabilmente il film più a buon mercato della storia” [...] il successivo Memento (diventato subito un cult movie, candidato all’Oscar per la sceneggiatura, scritta dal regista come in quasi tutti i suoi film) [...]» (Maria Giulia Minetti, “La Stampa” 21/8/2010) • «Tre cose hanno segnato per sempre la vita di Christopher Nolan: Star Wars visto a sette anni, Blade Runner visto a 12 e Shakespeare. Il debito verso Lucas e Scott lo ha confessato lui [...] Il secondo, quello verso Shakespeare, si evince invece dalle biografie che testimoniano come Cristopher fosse un appassionato di classici fin da tempi non sospetti tanto da scegliersi un corso di laurea in letteratura inglese all’University College di Londra. Ecco fatto: metti insieme fantascienza, culto dell’immagine, tranelli del sogno (tema ricorrente nel Bardo di Avon) romanzi e super8 di papà Nolan, e nasce un regista. Precoce nella vocazione e sicuro nei risultati. Nel 1989 non aveva neanche vent’anni quando gira il suo primo corto da festival; nel ’98 il primo film d’autore ("Following"); nel 2000 il film rivelazione "Memento" tratto da una storia scritta dal fratello Jonathan. Vince il Sundance, ha una nomination all’Oscar e la consacrazione: nessuno all’epoca poteva però immaginare che quella strana storia che saltella nel tempo, cercando il suo centro e costruendo una tela di ragno intorno alle categorie spazio-tempo dello spettatore, dieci anni dopo sarebbe diventata un block buster. Perché con circa 200 milioni di dollari di budget e incassi [...] stratosferici [...] "Inception" è un "Memento" al cubo. [...]» (Alessandra Mammì, “L’espresso” 2/9/2010).