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 2011  giugno 11 Sabato calendario

APPUNTAMENTO AL (TECNO) CINEMA

Il cinema sta cambiando. In meglio, per fortuna. E l’esperienza cinematografica che avevamo fino a qualche anno fa non è più la stessa. Per poter apprezzare il cambiamento dobbiamo però capire che una sala non vale l’altra. La rivoluzione digitale in atto— sono 912 gli schermi digitali al primo gennaio nel nostro Paese contro i 434 del primo gennaio 2010 (fonte Media Salles) — ha dato vita a un intero nuovo mondo di possibilità tecniche. Così, quando scegliamo un film, è bene scegliere anche un cinema tecnologicamente aggiornato. Perché l’esperienza può essere molto diversa. Ma quali sono le novità presenti già ora nei cinema italiani e dove le possiamo trovare?
Cominciamo dalla fine. L’ultima novità arrivata in Italia è il cinema Imax digitale e 3D. La prima sala è stata aperta a maggio presso l’Uci Cinemas di Pioltello (Milano). L’Imax (la sigla sta per Image maximum) è un sistema di proiezione che ha la capacità di mostrare immagini con una grandezza e una risoluzione molto superiori rispetto a quelle tradizionali. Esiste dal 1967 nella versione a pellicola (anche a Riccione, presso il parco Oltremare, c’era già una sala di questo tipo) ma negli ultimi anni ha inglobato due più importanti novità: il digitale (in cui un file sostituisce la pellicola) e il nuovo 3D.
Non solo. Fino ad ora i limiti dell’Imax erano più che altro legati al fatto che sono pochissimi i film girati in tutto o in parte con questo sistema. Ora, grazie a un nuovo processo di rimasterizzazione delle pellicole tradizionali chiamato Imx Drm, è possibile allargare enormemente il numero dei film disponibili. L’esperienza visiva di questo tipo di schermi è molto coinvolgente, grazie soprattutto all’utilizzo del doppio proiettore, indispensabile per il 3D su schermi molto grandi (gli occhiali «abbattono» in maniera considerevole la luminosità della proiezione).
Un passo avanti è stato fatto soprattutto sul fronte dell’audio. E la sala di Pioltello ne è una dimostrazione. È stata costruita su un preciso standard acustico: i diffusori poi sono stati allineati con precisione laser e costruiti appositamente per la specifica sala, vengono utilizzati cinque canali discreti e un apposito software audio chiamato nXos permette di ricalibrare l’ascolto in sala prima di ogni proiezione da 11 punti diversi. il risultato è una straordinaria separazione dei canali, bassi profondi che vengono sentiti non solo con le orecchie ma anche con il corpo e chiarezza dei dialoghi cristallina. Unico neo il prezzo del biglietto: 13,5 euro per gli adulti.
Ma l’eccellenza tecnologica non è solo Imax. Si possono ottenere risultati analoghi, se non in alcuni casi migliori, utilizzando anche altre tecnologie. Cinema come l’Arcadia di Melzo (Milano) lo dimostrano. In sala Energia stanno per essere installati infatti ben due proiettori digitali 4K. Quest’ultima sigla indica un nuovo standard di proiezione adatto ai grandissimi schermi.
La Digital Cinema Initiatives (Dci), costituita dai più importanti studi cinematografici di Hollywood è quella che ha dato vita agli standard di proiezione usati nel cinema digitale. C’è il 2K che è lo standard utilizzato dai proiettori digitali tradizionali (2048x1080 pixel) e il 4k (4096x2160 pixel, quindi quattro volte maggiore) che permette una visione più luminosa su schermi superiori ai 14-15 metri di lunghezza. L’utilizzo dei sistemi di proiezione 4K evita agli spettatori seduti nelle prime file di scorgere alterazioni nel film che stanno vedendo. I cinema in cui è stato installato un proiettore 4K sono solo nove in tutta Italia, ma questo diventerà presto lo standard per i grandi schermi.
Sul fronte 3D, esistono diverse tecnologie nelle sale italiane. La più diffusa è quella passiva, con gli occhiali più leggeri che possono essere dotati di filtri polarizzati ortogonali o circolari. Poi c’è quella attiva, simile a quella utilizzata nelle tv, dove gli spettatori indossano occhiali più pesanti, radiocomandati da un sistema elettronico, con lenti contenenti cristalli liquidi che oscurano alternativamente la lente destra e sinistra in corrispondenza dell’immagine proiettata. Il prossimo passo (vedi box a fianco) sarà costituito dai film girati in 3 dimensioni a 48 o 60 fotogrammi per secondo che promettono un realismo senza pari.
Se il 3D con il relativo aumento del prezzo del biglietto ha portato benefici al cinema italiano (secondo l’Osservatorio Ue dell’audiovisivo nel 2010 le entrate lorde del box office hanno registrato un aumento del 5%) l’aggiornamento tecnologico delle sale non sembra però aver portato di più gli italiani al cinema. L’affluenza infatti è diminuita dell’ 1,6%con 966 milioni di biglietti venduti.
«La percezione del pubblico relativa al miglioramento della qualità delle proiezioni — spiega Paolo Protti, presidente di Anec, l’associazione degli esercenti — è ancora debole. Con il digitale c’è la possibilità della multiprogrammazione, che potrebbe spingere diversi tipi di pubblico in diversi giorni o orari della giornata, ma è molto difficile attuarla visto che le regole commerciali sono le stesse del passato. La distribuzione deve cambiare atteggiamento» .
Marco Letizia