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 2011  giugno 13 Lunedì calendario

ROAMING RIDOTTO DA LUGLIO

Saranno più convenienti le chiamate in roaming effettuate in Europa. È questa la positiva sorpresa che attende gli utenti della rete mobile che quest’estate si recheranno all’estero. Per il 1° luglio è infatti prevista (dal regolamento europeo 544/2009) un’ulteriore riduzione dei costi dell’eurotariffa. Così viene chiamato il piano applicato automaticamente a tutti i consumatori (sia business sia consumer) che non abbiano sottoscritto opzioni specifiche per il servizio di roaming e che telefonano o ricevono chiamate nell’area Ue.

Gli importi

Dal 1° luglio i prezzi (Iva inclusa) delle telefonate effettuate tra i 27 paesi Ue (e gli stati membri dello Spazio economico europeo, come Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che fanno parte dell’Efta con la Svizzera che però non ha aderito ufficialmente al regolamento) saranno i seguenti: per le chiamate effettuate 0,42 euro al minuto con scatto iniziale di 30 secondi anticipati e il resto della conversazione tariffato a secondi; per le chiamate ricevute 0,132 euro al minuto con tariffazione a secondi effettivi di conversazione.

Per quanto riguarda l’invio di sms nella zona comunitaria, il prezzo massimo rimane quello fissato nel luglio 2009: 13 cent a messaggio (inviato). La stessa direttiva 544/2009 ha inoltre fissato dei "tetti massimi" per il traffico dati da cellulare (50 cent/Mb) che riguardano però esclusivamente il costo medio che gli operatori devono applicare alle transazioni wholesale e non i prezzi applicati alle tariffe dati offerte ai clienti.

I provider non devono dunque rispettare alcun limite nel determinare i prezzi dei piani dati. Hanno però l’obbligo di bloccare il traffico dati in roaming (sia per i clienti che hanno attivato piani prepagati sia per quelli che hanno optato per quelli postpagati) quando la spesa raggiunga nel mese in corso i 50 euro. In tal caso gli operatori devono comunicare all’utente il raggiungimento di tale soglia, chiedergli se desidera proseguire a utilizzare il servizio dati (incrementando così gli importi della bolletta da pagare) oppure se preferisce fermarsi e ricominciare a navigare nel mese successivo.

Le offerte degli operatori

A tutti gli utenti che nel passato avevano attivato un’opzione di roaming che oggi risulta più cara dell’eurotariffa, gli operatori adeguano automaticamente le chiamate "comunitarie" ai nuovi limiti fissati dal piano deciso dalla direttiva 544/2009.

Ma oltre a procedere a questo adeguamento i gestori propongono anche dei piani ad hoc dedicati alle telefonate in roaming. Se il traffico vocale in roaming (in entrata e uscita) viene sviluppato tra operatori appartenenti allo stesso gruppo, tali piani stabiliscono che per le telefonate comunitarie e per gli accessi alla rete mobile dall’area Ue siano applicate le stesse opzioni e tariffe previste dal piano nazionale sottoscritto più un leggero sovrapprezzo. Così prevedono «Vodafone Passport» o «All’estero come a casa» di 3 che consentono di portare con sé nell’area Ue il piano nazionale e di pagare un extra per ogni telefonata, rispettivamente, 1 euro e 50 eurocent.

Altri piani (come «3 Eurotariff») replicano l’eurotariffa, mentre «Zero Confini Europa» di Tim prevede la tariffazione europea solo a partire dal sesto minuto: per i primi cinque minuti di conversazione si paga 1 euro per le telefonate sia effettuate sia ricevute. Diversa è l’offerta «Daily Travel Europa» di Wind (in listino dal 18 luglio) che ha prezzi più economici dell’eurotariffa: 20 cent/min per le chiamate in uscita e 10 cent/min per quelle in entrata più 1 euro al giorno scalato alla prima telefonata effettuata o ricevuta nell’arco della giornata.

Infine si ricorda che l’eurotariffa si applica solo nell’Europa comunitaria e negli altri stati aderenti (Islanda, Norvegia e Liechtenstein). In effetti alcune offerte degli operatori estendono anche ad altri Paesi extra-Ue la tariffazione comunitaria («3 Eurotariff» e «Zero Confini Europa» includono anche le chiamate da e per la Svizzera e «Daily Travel Europa» quelle da e per la Croazia), ma la regola generale è che quando ci si reca in Paesi extraUe vengono applicate tariffe di roaming ad hoc che sono molto più salate.