Gian Marco Chiocci Massimo Malpica, il Giornale 12/6/2011, 12 giugno 2011
Nomi, ruoli, clan e scommesse: i 44 protagonisti del calcio sporco - Quarantaquattro nomi, mica quattro gatti: alcuni eccellenti, altri sconosciuti
Nomi, ruoli, clan e scommesse: i 44 protagonisti del calcio sporco - Quarantaquattro nomi, mica quattro gatti: alcuni eccellenti, altri sconosciuti. Sono gli indagati nell’inchiesta «Last Bet», nata dall’avvelenamento dei calciatori della Cremonese con benzodiazepine per poi espandersi, fino a coinvolgere la serie A. Erano quarantasette, ma tre dei primi quattro indagati ( Ferrante, Bresciani e Pedrini) scompaiono nella richiesta di iscrizione del pm, datata 16 maggio. Il quarto era Paoloni, il portiere della Cremonese. Ecco, uno per uno, chi sono e quale ruolo attualmente ricoprono nell’inchiesta i protagonisti dell’inchiesta sul calcio sporco. Massimo Erodiani . Per i pm, questo 36enne pescarese, ex portiere di calcio a 5 e titolare di un’agenzia di scommesse (formalmente intestata a Francesca La Civita , anch’essa indagata), è uno dei vertici dell’organizzazione. Sarebbe lui a tenere le fila dei giochi: gli vengono contestate diciassette partite in odore di combine . Da ieri Erodiani è ai domiciliari, come pure Marco Pirani . Il dentista 55enne, ex accompagnatore dell’Ancona, è per i pm un altro dei big dell’organizzazione: ha collaborato coi pm parlando di cinque società di A coinvolte, Cagliari, Lecce, Roma, Fiorentina e Genoa. Molti dei suoi clienti sono nel mondo del calcio, e come Erodiani è considerato coinvolto in 17 match truccati. In contatto solo con lui il portiere di calcio a 5 Gianluca Tuccella , indagato per 6 incontri combinati. Marco Paoloni , 27 enne portiere di Civitavecchia, cresciuto nella Roma, nell’ultima stagione gioca prima a Cremona e poi a Benevento. È accusato di aver somministrato sedativi ai compagni grigiorossi, e di essersi «venduto» (o di averci provato)un po’ di partitedelle sue squadre, oltre che di aver tentato di organizzare altre combine, tra cui il flop di Inter-Lecce. Lui sostiene di aver soprattutto millantato, di non aver avvelenato nessuno e di non essersi venduto alcun match dei dieci che gli vengono contestati. Antonio Bellavista , ex centrocampista 33enne, cresciuto nel Bari, secondo gli inquirenti è l’«anello di congiunzione»tra l’organizzazione e due gruppi di scommettitori- finanziatori: gli «zingari » e i «bolognesi». Per il pm, oltre a scommettere (anche col suo amico Fabio Daledo , indagato pure lui, con precedenti per scommesse clandestine con i cavalli) è coinvolto in prima persona in almeno 7 match combinati, ed è accusato di estorsione ai danni di Paoloni. Mauro Bressan . Già compagno di squadra di Bellavista al Bari, famoso per un favoloso gol segnato al Barcellona con la maglia della Fiorentina nel ’99, secondo i pm - che gli contestano un ruolo in almeno due partite truccate- è il referente del gruppo di scommettitori chiamati «zingari»: da due giorni è tornato libero. Almir Gegic . Attaccante 32enne non molto prolifico, compagno di squadra di Bressan nel Chiasso, secondo gli inquirenti è il leader degli «zingari» ed è coinvolto nella manipolazione di tre match. Vittorio Micolucci . Difensore dell’Ascoli, 28 anni, ex compagno di Bellavista a Bari, è in contatto con il dentista-scommettitore Pirani, e i pm gli contestano tre combine in serie B, due delle quali della sua squadra. Micolucci è protagonista di una intercettazione- choc, nella quale chiede scusa a Pirani per non essere riuscito a far perdere l’Ascoli contro l’Atalanta. Gianfranco Parlato è invece un collaboratore dell’Esperia Viareggio, 41enne ex difensore, ha giocato anche in serie A con la Reggiana. Considerato dagli inquirenti una figuria «primaria»dell’inchiesta, avrebbe avuto un ruolo nella manipolazione di nove incontri di calcio. Anche a lui, che era in carcere, due giorni fa sono stati concessi i domiciliari Indagati anche i suoi fratelli Roberto e Valentino : avrebbero scommesso su «dritte» di Gianfranco, sapendo che erano combine . Giuseppe Signori . «Beppegol », 43 anni, uno dei bomber più prolifici di sempre della serie A, è finito nell’inchiesta perché ritenuto a capo dei finanziatori «bolognesi». Mai intercettato direttamente ( ma fotografato in occasione di un summit a Bologna, in occasione del quale Signori scrive su un pizzino le condizioni per scommettere di «quelli di Singapore»), secondo il pm è coinvolto nella pianificazione di tre partite: Atalanta-Piacenza, Inter-Lecce e Benevento-Pisa. Nelle intercettazioni, tutti sembrano temerlo. Cristiano Doni . Bandiera dell’Atalanta, il 38enne calciatore secondo i pm è «coinvolto pesantemente»dalle intercettazioni dei protagonisti dell’inchiesta, soprattutto per alcune gare giocate dagli orobici. Ma «mancano telefonate in cui sia lui stesso a sviluppare conversazioni », aggiungono gli inquirenti, che alla fine hanno deciso comunque di indagarlo. Stefano Bettarini . Il 39enne ex marito di Simona Ventura, che ha nel suo palmares anche una presenza in nazionale (e precedenti per scommesse), è indagato per due match ed è considerato dagli inquirenti un forte scommettitore: tantissime telefonate e soprattutto sms lo riguardano. Vincenzo Sommese . 34 enne centrocampista, in forza all’Ascoli ma fuori rosa, Sommese è indebitato soprattutto con Pirani (al quale cede il quinto dello stipendio). Partecipa, secondo i pm, alla manipolazione di 8 match. Centrocampista di 27 anni in forza all’Ascoli, è in contatto solo con Parlato con il quale, secondo i magistrati, tratta la manipolazione di Livorno- AscolieBenevento-Cosenza. Carlo Gervasoni . Difensore 29enne, in forza quest’anno alla Cremonese e poi al Piacenza, oltre a essere parte lesa per l’«avvelenamento»di Cremonese- Paganese (si schianta in auto dopo aver assunto il Minias, per fortuna senza conseguenze) è uno degli ultimi a essere iscritti nel registro degli indagati: nel mirino soprattutto Atalanta-Piacenza. Daniele Quadrini . L’attaccante 30enne del Sassuolo, indagato perché avrebbe Ivan Tisci . Ex centrocampista di Genoa, Vicenza e Pescara, quest’anno al Sapri, Tisci è in contatto con Erodiani e Bellavista, e per i pm collabora a tre combine. Si è ritirato dal calcio giocato il 2 giugno, con una partita amichevole a cui ha partecipato anche Bobo Vieri a Milano Marittima. Alex Perderzoli . preso soldi per giocare a perdere in Siena-Sassuolo 4-0, è al centro di un giallo, insieme all’attaccante del Lecce Daniele Corvia ( quest’ultimo tirato in ballo per Inter-Lecce, ma non indagato). Quadrini, secondo l’inchiesta, «tratta» la combine con Erodiani, presentato da Paoloni, parlando su Skype. Paoloni stesso, però, avrebbe ammesso di aver creato account fittizi per spacciarsi per Quadrini e per Corvia e convincere Erodiani che le combine erano fatte. Tanto che entrambi (Corvia e Quadrini) avevano presentato un esposto per estorsione settimane prima degli arresti. C’è però una conversazione intercettata tra Paoloni e Quadrini del 23 marzo, poco prima di Siena-Sassuolo, in cui il portiere gli chiede «se c’era margine di fare qualcosa» e i due decidono di sentirsi «sul computer ». Michele Cossato . Il 41enne ex calciatore del Chievo e dell’Hellas è indagato perché avrebbe ricevuto indicazioni da Parlato sulla combine di Benevento- Cosenza, per scommettere a colpo sicuro. Claudio Furlan . Il 35enne portiere del Portogruaro è indagato perché, con Parlato, avrebbe «trattato» la combine di Benevento- Viareggio. Daniele Deoma . Ex calciatore nelle serie minori, il 39enne ds del Bellaria Deoma è indagato perché in contatto con il suo omologo ravennate, Buffone, «dal quale apprendeva gli eventi combinati sui quali scommettere ». Giorgio Buffone . Ds del Ravenna, 56 anni, indagato con presidente e vicepresidente della stessa squadra, Gianni Fabbri e Antonio Ciriello , e con l’allenatore Leonardo Rossi (per la tentata combine di Alessandria-Ravenna, per la quale è indagato pure il presidente dei piemontesi, Giorgio Veltroni ). Del Ravenna è indagato anche l’allenatore dei portieri, Nicola Santoni , coinvolto per Atalanta- Piacenza e Ravenna- Spezia. Buffone, anche lui da due giorni ai domiciliari, per i pm è «contatto» tra società e calciatori per la manipolazione di nove incontri. Legati a Buffone, e indagati, anche Ismet Mehmeti e Antonio Shytaj , albanesi, ritenuti dai pm i referenti per le scommesse all’estero del ds ravennate. Manlio Bruni e Francesco Giannone . I due commercialisti di Beppe Signori sono considerati dagli inquirenti organici agli scommettitori «di Bologna», e vengono loro contestati 4 match combinati. Il primo, che era ai domiciliari,ora ha solo l’obbligo di firma. Il secondo è passato dal carcere ai domiciliari. Legati invece a Parlato sono Pietro Bassi (definito «informatore amico del Ds della Nocerina », che passa a Parlato in anticipo 4 risultati esatti, tra cui Brescia-Bologna), Fioravante Genovese , Giampaolo Tagliatti , Gaetano Ruotolo e gli ex calciatori Massimiliano Longhi (compagno di Parlato nel Matera) e Alessandro Ettori . Dell’«aliquota milanese» fanno parte, infine, Ivan Vittorio Berardi, 49 enne, detto «Lupo», Giuseppe Padula , 39 anni, Pierluigi Andrea Pezzali , 44 enne, e Andrea Gaiti , 36 anni. Ma ci sono tanti «mister x» ancora non identificati. Come Fabio«il bello»di Milano.O come l’uomo che Bellavista dice agli zingari di aver «convinto» per 400mila euro. La lista, insomma, potrebbe allungarsi.