Mario Pappagallo, Corriere della Sera 14/6/2011, 14 giugno 2011
MILANO—
Dal padre che dimentica il figlio in macchina a chi parte senza sapere dove va e chi è. Memoria in tilt. Che succede? «Conseguenze di una società che affida sempre più la memoria alle tecnologie invece che al proprio cervello» , risponde il neuropsichiatra Claudio Mencacci. «L’amnesia può avere varie cause organiche: inizi di demenza senile, deficit cognitivi, i postumi di un trauma. Ma oggi esistono anche sindromi come la fuga dissociativa» . Una fuga da qualcosa? «Sì. Allontanarsi qualche ora, giorni, mesi, dalla propria vita e personalità. Anche a causa di un forte stress. Si prende e si parte senza poi ricordare nulla. Durante e anche dopo, riguardo al periodo di fuga, quando si è "rientrati"nella propria realtà. Avviene quasi in stato di trance» . E la sindrome del camminatore? «Una "fuga"a piedi. Casi descritti in Nicaragua, tra i nativi americana di origine Navajo, ecc. Si prende e si parte, camminando in compagnia della propria amnesia» . Mario Pappagallo