varie, 13 giugno 2011
finire Ida Maralli, 86 anni. Romana, di buona famiglia, era la nonna di Paolo Mistretta, 24 anni, «bello, magro, bruno, così educato che sembrava un giovane di altri tempi», tornato di recente da un viaggio di lavoro in Inghilterra che s’era concluso in una totale disfatta: rimasto disoccupato e senza soldi, alle spalle una storia d’amore finita malissimo, lo scorso aprile aveva dovuto chiedere al padre Franco, architetto, il denaro per tornare in Italia
finire Ida Maralli, 86 anni. Romana, di buona famiglia, era la nonna di Paolo Mistretta, 24 anni, «bello, magro, bruno, così educato che sembrava un giovane di altri tempi», tornato di recente da un viaggio di lavoro in Inghilterra che s’era concluso in una totale disfatta: rimasto disoccupato e senza soldi, alle spalle una storia d’amore finita malissimo, lo scorso aprile aveva dovuto chiedere al padre Franco, architetto, il denaro per tornare in Italia. Da allora viveva tappato nella casa dei genitori a Tor Sapienza, sempre più depresso e in preda a manie di persecuzione: temeva di essere spiato, controllato, seguito. L’altro giorno con la sorella Enrica, 22 anni, uscì dall’appartamento al secondo piano e andò a bussare al quarto a quello della nonna ma durante la visita, chissà perché, d’un tratto impugnò un coltello da cucina, si scagliò contro la Maralli colpendola più volte in tutto il corpo, quindi pugnalò al viso e alla gola la sorella che tentava di difenderla. Subito dopo si infilò la lama in tasca, buttò il cellulare, e scappò via. Quattro ore dopo i carabinieri lo trovarono all’incrocio tra via Prenestina e via Tiratelli scalzo, insanguinato, imbambolato, che farfugliava frasi sconnesse. Dopo le 9 di martedì 14 giugno in un appartamento in via Pio Joris, zona Tor Sapienza, a Roma.