varie, 13 giugno 2011
fare SAN BASILIO - LE ACCUSE DEL PD: «CI SONO STATI BEN TRE OMICIDI IN MENO DI 24 ORE Inseguito e ucciso a bastonate Marco Calamanti, 47 anni, alcuni precedenti per droga, era in auto vicino a casa: assassinato davanti al figlio per un debito
fare SAN BASILIO - LE ACCUSE DEL PD: «CI SONO STATI BEN TRE OMICIDI IN MENO DI 24 ORE Inseguito e ucciso a bastonate Marco Calamanti, 47 anni, alcuni precedenti per droga, era in auto vicino a casa: assassinato davanti al figlio per un debito. Rintracciati e identificati i killer NOTIZIE CORRELATE Pensionato ebreo ucciso in via Lanciani (14 giu’11) Giovane uccide la nonna (14 giu’11) L’auto dove si trovavano padre e figlio (Proto)ROMA - Un regolamento di conti per un debito non pagato che la vittima reclamava. Un omicidio in un quartiere difficile come San Basilio, teatro di numerose indagini antidroga dall’inizio dell’anno. Marco Calamanti, 47 anni, è stato ucciso ieri pomeriggio alle 18 da due uomini che lo hanno inseguito in auto e poi lo hanno colpito a bastonate. Il delitto è avvenuto sotto gli occhi del figlio diciannovenne della vittima, che si trovava in auto con il padre. Originario di Castel Madama, già conosciuto dalle forze dell’ordine per reati di droga, Calamanti è morto all’ospedale «Sandro Pertini» dove era stato trasportato in ambulanza con una profonda ferita alla testa: a finirlo sarebbe stato uno dei due aggressori di circa 40 anni. Mercoledì mattina, i due assassini sono stati identificati e rintracciati. Marco Calamanti, la vittima (Mario Proto) Un unico colpo, inferto con un bastone, al culmine di uno scontro durato alcuni minuti con cric e chiavi inglesi. Secondo i carabinieri del Gruppo Roma e della compagnia Monte Sacro gli aggressori volevano prendere di mira proprio Calamanti, che si trovava all’incrocio fra via Recanati e via del Casale di San Basilio, nella zona di Ponte Mammolo. L’assassino e il complice hanno inseguito per alcuni minuti, nei vicoli del quartiere, la Punto grigia della vittima, fino a costringere il quarantenne a fermarsi dopo averlo speronato. E a quel punto è scattato il pestaggio. Il diciannovenne è sceso dall’auto ma è stato aggredito dai rivali insieme con il padre, che avrebbe anche cercato di difenderlo. Un parapiglia in strada, davanti ad altri automobilisti e agli abitanti della zona affacciati alle finestre. Qualcuno ha chiamato le ambulanze, altri i carabinieri. All’improvviso Calamanti è crollato sull’asfalto con la testa sanguinante, mentre gli occupanti dell’auto scura sono fuggiti a tutta velocità. Un’ambulanza del 118 ha trasportato il quarantenne al «Pertini», dove però è deceduto poco dopo il ricovero, mentre fuori dal Pronto soccorso si è radunata una folla di parenti e amici. Nel parcheggio era rimasta la Punto con i finestrini in frantumi e la carrozzeria ammaccata. Fino a tarda notte gli investigatori dell’Arma hanno ascoltato il figlio della vittima e alcuni testimoni per risalire all’intestatario dell’auto fuggita. La strada dell’agguato (Proto) E intanto dopo l’omicidio di San Basilio, il terzo in sole 22 ore dopo quelli di lunedì sera del pensionato ebreo in via Rodolfo Lanciani, nella zona di piazza Bologna, e di ieri mattina a Tor Sapienza, si scatena la polemica politica. «La Roma di Alemanno si sta dimostrando sempre di più la Capitale dell’insicurezza - attacca Marco Miccoli, segretario romano del Pd -. I cittadini chiedono al sindaco di rispettare gli impegni che proprio sulla sicurezza aveva preso durante la campagna elettorale. Come se non bastassero gli scandali e i fallimenti amministrativi, ora con Alemanno anche sul versante sicurezza siamo al livello di una città sudamericana». Il delegato del sindaco per la Sicurezza, Giorgio Ciardi, ha invece definito il delitto un «barbaro episodio». Rinaldo Frignani 15 giugno 2011