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 2011  giugno 13 Lunedì calendario

Una galoppata, lunga un secolo, con qualche caduta e tanti traguardi. L’ultimo, la quotazione in Borsa a Milano prevista a fine giugno

Una galoppata, lunga un secolo, con qualche caduta e tanti traguardi. L’ultimo, la quotazione in Borsa a Milano prevista a fine giugno. Un appassionato di cinema, soprattutto western, e un produttore esperto sì di scarpe da donna, ma anche di stivali da cowboy, come era lui, Salvatore Ferragamo (1898-1960), il calzolaio delle stelle di Hollywood, definirebbe probabilmente così l’avventura imprenditoriale della sua azienda e della famiglia che, a distanza di 50 anni dalla scomparsa del fondatore, è riuscita a sviluppare e far crescere il marchio Ferragamo, nonostante l’agguerrita concorrenza dei colossi della moda europei, americani e asiatici. Salvatore, l’imprenditore-bambino apre il suo primo negozio di scarpe a Bonito (Avellino) nel 1911, all’età di 13 anni. Oggi Ferragamo ha oltre 570 punti vendita monomarca, un’estesa gamma di prodotti che dalle scarpe da donna, spazia all’abbigliamento, a borse, foulard, cravatte, occhiali, orologi e profumi. Nel 2010 il fatturato ha raggiunto i 781 milioni di euro (il 40% arriva dalle calzature, il 31% dalla pelletteria). Il gruppo si è concentrato ultimamente in Asia (34 del fatturato, che è diventato il primo mercato seguita da Europa (23,3%) e Nord America (22,3%). Un lungo cammino attraversato da successi un po’ in tutto il mondo, ma anche da momenti difficili come nel 1960 quando dopo la morte di Salvatore la sua pesante eredità viene raccolta prima dalla moglie Wanda e poi dai sei figli. Tra l’America e l’Italia L’avventura in America parte nel 1919 al numero 1033 di State Street, Santa Barbara (California), dove Salvatore Ferragamo apre bottega. La California degli anni Venti è la terra dove prospera la giovane industria del cinema. Salvatore inizia a disegnare e realizzare stivali da cowboy per i film western e sandali romani ed egizi per i kolossal storici. Quando l’industria del cinema si sposta a Hollywood, Salvatore Ferragamo la segue. Nel 1923 apre l’Hollywood Boot Shop e inizia per lui la carriera di “calzolaio delle stelle” producendo scarpe per star del calibro di Greta Garbo , Marlene Dietrich e Rodolfo Valentino. Ma è molto attivo anche in Italia: nel 1928 nasce a Firenze il marchio Ferragamo. Ma un anno dopo Salvatore riparte e in poco tempo dà vita a una azienda che produce oltre 350 paia di scarpe al giorno, dà lavoro a 750 calzolai e arriva a oltre 300 brevetti. Nel dopoguerra le scarpe di Salvatore Ferragamo diventano nel mondo uno dei simboli dell’Italia, attraverso invenzioni quali i tacchi a spillo rinforzati in metallo, resi famosi da Marilyn Monroe, i sandali in oro, il sandalo invisibile con tomaia in filo di nylon e la ballerina in camoscio resa celebre da Audrey Hepburn. Un sodalizio, quello con le star che va avanti fino a oggi: Ferragamo confeziona scarpe per Sofia Loren, per Madonna (come nel film Evita) e per Nicole Kidman (in Australia). La pesante eredità Dopo la scomparsa nel 1960 di Salvatore, la moglie Wanda Miletti Ferragamo si trova improvvisamente alla guida della Società, con sei figli (Fiamma, Giovanna, Ferruccio, Fulvia, Leonardo e Massimo), tra i 17 e i 3 anni. In un intervista al Financial Times Wanda Ferragamo racconta «Quando è morto mio marito, tutti mi dicevano di vendere l’azienda, io ci rimanevo male, volevo proteggere i sogni di Salvatore, ma nello stesso tempo non sapevo come portare avanti gli affari». Prima da sola e in seguito con il supporto dei figli, Wanda riesce a superare gli enormi problemi di un’eredità impegnativa come quella lasciatale dal marito, massimizzando il valore del marchio, trasformandolo in una griffe. La prima dei figli ad entrare in azienda è Fiamma Ferragamo (morta nel 1998), che presenta la sua prima collezione scarpe nel 1961. A partire dal 1963, Ferruccio Ferragamo entra in azienda e segue inizialmente la gestione della produzione e della distribuzione retail, per assumere poi la responsabilità di amministratore delegato nel 1984. Nel 1965 Giovanna Ferragamo lancia l’abbigliamento donna con le sfilate a Palazzo Pitti. All’inizio degli anni ’70 Fulvia Ferragamo sviluppa il settore seta ed accessori; Leonardo Ferragamo si occupa negli anni ’80 di sviluppare le calzature uomo, e successivamente cura il forte sviluppo commerciale in Asia. Massimo Ferragamo, che si stabilisce negli Stati Uniti, segue l’espansione nel mercato americano. Le alleanze L’azienda continua a diversificare la gamma dei prodotti anche attraverso una serie di alleanze con aziende importanti come con Bulgari con cui stringe una partnership nel 1997 per lo sviluppo del segmento profumi. Del 1998 è la prima licenza, affidata a Luxottica, relativa agli occhiali. Nel 2002 arriva la joint venture con Ermenegildo Zegna, per lo sviluppo di scarpe e pelletteria a marchio Zegna.