Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 11 Sabato calendario

VERIFICA, IL PALLOTTOLIERE PARTE DA 306 - I

numeri della verifica del 22 giugno ballano. E in attesa di quelli, c’è un quorum che balla. Il pallottoliere di Silvio Berlusconi questa volta è doppio ma è quello del referendum che condizionerà l’altro appuntamento clou per il Governo. La giornata di ieri il premier l’ha passata in famiglia, a Portofino, ma dopo aver annunciato che non andrà a votare continua a consultare i suoi esperti sondaggisti per capire quanto insidiose siano le urne referendarie. Intanto c’è da tenere d’occhio una maggioranza parlamentare sempre più sfrangiata. Alla Camera il centrodestra si assottiglia e i numeri aggiornati a ieri danno il Pdl a quota 217, la Lega "stabile" a 59 mentre a traballare comincia a essere il gruppo di Iniziativa responsabile: a oggi sono 30 e raccolgono gruppi molecolari come l’Alleanza di centro di Pionati (piuttosto nervosi) e poi Noi-Sud, Pid, movimento di responsabilità nazionale, azione popolare, la discussione.

E anche se molti hanno ribattezzato il gruppo Iniziativa pensionabile (per via dell’interesse che i deputati – e non solo loro – avrebbero a che finisse la legislatura per percepire la pensione) è vero però che molti di loro sono sensibili al cambio di vento e potrebbero subito smarcarsi. Senza contare piccole scissioni: i "Responsabili" Belcastro e Iannaccone dicono di essere pronti a fondare la Lega del Sud mentre è incerto il voto dei tre liberaldemocratici dopo l’uscita dal governo di Daniela Melchiorre. Ma la frattura più minacciosa – più per la stabilità del Pdl che per la maggioranza – è l’uscita di Gianfranco Miccichè che ha appena lasciato il Pdl portando nel gruppo misto 10 deputati e 7 senatori. Per quanto le dichiarazioni del premier siano rassicuranti, l’addio è il segnale di una tenuta governativa molto fragile. Miccichè infatti annuncia di volersi porre in contrapposizione con la Lega, e questo, in vista della manovra, vorrà dire mediazioni più difficili.

«Miccichè ha chiarito di non avere intenzione di uscire dalla maggioranza né di volerla indebolire»: il vicepresidente del gruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, provava a minimizzare ma la preoccupazione c’è. Tant’è che per porre riparo a un probabile e progressivo sfaldamento del Pdl Gianni Alemanno ha messo sul tavolo la richiesta di un congresso e Claudio Scajola insiste affinché Berlusconi annunci una sua uscita nel 2013 per riuscire a coinvolgere da subito l’Udc di Casini.

Pezzi che si perdono ma altri potrebbero aggiungersi. Quelli di Adolfo Urso e Andrea Ronchi, per esempio, sempre più a disagio nel gruppo di Fini e dati verso il gruppo misto. Il clima era già teso con Fli ma la goccia che potrebbe far traboccare il vaso è proprio il referendum visto che loro si sono schierati per il no sull’acqua e il nucleare mentre i "futuristi" non si sono espressi. E ieri c’è stato un incontro tra Fondazioni – Magna Charta di Quagliariello e FareFuturo di Urso – nel quale molti hanno letto un riavvicinamento. «Lo escludo», ha risposto Urso a chi gli chiedeva un rientro nel Pdl ma la polemica continua: la sua proposta fatta nel convegno tra le due Fondazioni – ossia «primarie senza Berlusconi Bossi Casini e Fini» – ha fatto scattare Filippo Rossi che lo ha bacchettato sul sito Il Futurista.

Il vero dilemma del week-end resta quello del quorum. E della "spallata" che la sinistra tenta su Berlusconi mentre il premier la esclude e si prepara a serrare le fila per il giorno della verifica parlamentare. Che arriverà, però, dopo un altro appuntamento per il suo Governo cruciale: quello di Bossi con il prato di Pontida il 19 giugno.