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 2011  giugno 11 Sabato calendario

PUBBLICO IMPIEGO CON LA MANOVRA STRETTA DA 2 MILIARDI

Costi standard per la sanità, stretta nel pubblico impiego da almeno 2 miliardi, riduzione degli enti pubblici, nuovo meccanismo per incentivare gli enti locali a ridurre la spesa per beni e servizi e innalzamento dell’età pensionabile delle lavoratrici del settore privato. Di ora in ora si arricchisce il menù di ipotesi di intervento alle quali stanno lavorando i tecnici del Tesoro per comporre il puzzle della manovra pluriennale da 45 miliardi. In ogni caso tutto si muoverà sul solco già tracciato dal ministro Giulio Tremonti: prevalenza di tagli a sprechi e spese superflue tenendo conto degli effetti che produrrà il federalismo con il passaggio dalla spesa storica ai costi standard. La manovra per centrare il pareggio di bilancio nel 2014, con la manutenzione per il 2011 e il 2012, vedrà la luce entro giugno, probabilmente il 23 ma non si esclude un via libera il 16 che consentirebbe a Tremonti di presentarsi all’Ecofin del 20 giugno con il provvedimento già varato. Prima della pausa estiva (entro luglio) arriverà anche la delega sulla riforma fiscale.

Sanità e pubblico impiego

Con l’arrivo dei costi standard nella sanità verrà realizzata una minor spesa tra i 4 e 6 miliardi. Sul pubblico impegno si profila un intervento per almeno 2 miliardi con la proroga al 2014 del blocco della contrattazione e il rafforzamento delle misure previste nell’ultmo biennio per razionalizzare le assunzioni.

Acquisti beni e servizi

Sta prendendo corpo un intervento deciso sulla spesa per gli acquisti di beni e servizi con l’obiettivo di incidere anche sulle uscite di Comuni e Regioni fin qui in gran parte sfuggite al meccanismo delle aste-Consip. Tra le opzioni anche quella di un meccanismo incentivante per favorire il ricorso da parte degli enti locali del metodo-Consip con precisi target di spesa massima.

Pensioni e enti

La proposta per innalzare l’età di uscita delle donne nel settore privato da 60 a 65 anni equiparandole così a quelle del pubblico impiego è pronta: un anno ogni due dal 2011 o dal 2012 (almeno 4 miliardi di riparmi a regime). Il ministro Maurizio Sacconi nei giorni scorsi ha però frenato. C’è poi da fare i conti con i sindacati. Ipotizzata anche un’ulteriore ondata di soppressioni di strutture pubbliche che potrebbe contemplare l’Ice. In arrivo tagli ai costi della politica.

Fisco e immobili

Si profila un intervento di razionalizzazione (e cessione) di una fetta degli immobili pubblici. Nei corridoi del Parlamento c’è anche chi ipotizza nuove sanatorie (anche per l’arretrato dei processi civili) che al momento non trovano conferme così come quelle di un ritocco della tassazione delle rendite finanziarie e di una patrimoniale. Il pacchetto fiscale conterrà interventi anti-evasione e alcune misure mirate: bonus per i giudici tributari che smaltiranno più del 10% annuo delle liti fiscali pendenti e riduzione dal 10 al 4% della ritenuta sui bonifici per le agevolazioni (36 e 55%) per le risrutturazioni edilizie.