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 2011  maggio 29 Domenica calendario

I PRO E I CONTRO DI OGNI POSIZIONE QUANDO DORMI


Dice un proverbio irlandese: "una buona risata e un lungo sonno sono le migliori cure che i medici possono prescrivere". Risate a parte (che funzionano), le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il sonno è una grande medicina. Dormire un giusto numero di ore (ognuno ha il suo) fa stare meglio, riposare bene è altrettanto importante, ma c’è un terzo fattore da considerare: la posizione a letto. E non parliamo di "dimmi come dormi e ti dirò chi sei", cioè degli indizi che si possono ricavare sulla personalità di un individuo, ma del fatto che un certo modo di sdraiarsi (il 95%delle persone assume la stessa posizione ogni notte), può peggiorare alcuni disturbi o, viceversa, alleviarli. Così, analizzando qua e là la letteratura scientifica, si possono individuare, per ognuna delle cinque classiche posizioni, tutti i pro e i contro. La posizione fetale, per esempio, (la più comune) è ottimale per combattere il mal di schiena lombare, ma può peggiorare i dolori al collo e alla testa. Ecco perché. Quando si dorme in posizione supina, i dischi intervertebrali (che di giorno vengono "schiacciati"per la forza di gravità) "attraggono"i fluidi che aiutano a decomprimere la colonna e a ridurre il dolore. Come evitare, d’altra parte, la comparsa di problemi alla cervicale e il mal di testa? Assicurandosi che la colonna mantenga la sua curvatura naturale e scegliendo un cuscino giusto: non deve essere né troppo alto, né troppo basso, e deve riempire lo spazio fra la spalla e la testa. Simile a questa posizione, è la posizione semi-fetale: è utile per combattere il reflusso esofageo e le indigestioni, ma accentua le rughe. Secondo i ricercatori del Graduate Hospital di Philadelphia, il reflusso esofageo (cioè la risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago) è favorito dal dormire sul lato destro: meglio, quindi, coricarsi sul sinistro (se anche questo non funziona, non rimane che dormire "sollevati"su un cuscino). Prezzo da pagare, sia su un fianco sia sull’altro: più rughe, con accentuazione, soprattutto, di quelle naso-labiali, dovute allo schiacciamento della faccia sul cuscino. Rimedi? Un cuscino di seta, suggeriscono alcuni, anche se non ci sono prove scientifiche che funzioni. Ritorniamo ai problemi di ossa e articolazioni. Chi soffre di artrite può trovare sollievo nella posizione supina: dormire sulla schiena, secondo Sammy Margo, autore del libro «Good Sleep Guide» , aiuta a distribuire il peso del corpo in modo omogeneo. Ecco, però, il rovescio della medaglia: questa posizione fa russare di più, perché i muscoli della mandibola e della lingua si rilassano, la gola si restringe e l’aria, passando, crea turbolenze, vibrazioni e il caratteristico rumore del russare. Alcune ricerche hanno dimostrato che, chi dorme supino, ha meno ossigeno nel sangue e questo può avere conseguenze negative in persone che soffrono di disturbi cardiaci o di problemi polmonari. Come sottrarsi ai questi guai? Intanto scegliendo un cuscino piuttosto duro, che sostenga il collo ed eviti tensioni muscolari che potrebbero provocare dolore cervicale. Un cuscino sotto la schiena può, invece, costringere i russatori a girarsi su un fianco o sulla pancia. Quest’ultima posizione ha proprio il vantaggio di aiutare i russatori, ma ha lo svantaggio di peggiorare l’abitudine a digrignare i denti (la mandibola va in avanti e i denti inferiori si usurano di più) e di provocare dolore e intorpidimento delle mani. Quando si dorme proni, infatti, il collo non si allinea con la colonna e questo può provocare compressione dei nervi, soprattutto nelle persone anziane e in chi soffre di artrosi. Ecco perché possono comparire formicolii e intorpidimento delle mani. Per evitarli, e per ridurre anche i danni ai denti, si dovrebbe scegliere un materasso di lattice o uno che si modella sulla forma del corpo, in modo da sostenere meglio la colonna. In alternativa, si può mettere un cuscino per traverso sotto spalle e stomaco, in modo da ridurre l’arco che fa la schiena. Per chi dorme con una persona a fianco, c’è, infine, la posizione a "cucchiaio": quella di chi abbraccia l’altro da dietro. Secondo uno studio condotto dal neuropsichiatra James Coen, il contatto fisico, anche durante il sonno, riduce lo stress. Ma la posizione non è certo comoda e può provocare dolori alla schiena e al collo. Così il suggerimento è quello di essere un po’egoisti quando si va a letto: l’importante è scegliere una posizione confortevole, anche se presuppone lo stare lontano dal partner e, perché no, anche due materassi diversi, che soddisfino le esigenze di ognuno.