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 2011  giugno 15 Mercoledì calendario

SU INTERNET POSTI ESAURITI: MA L’ITALIA È CONNESSA?

Il quattro è esaurito, il cinque è sparito e quindi il sei è l’unica strada possibile. Non sto dando i numeri, ma facendo una fotografia dello stato di Internet. E delle ragioni per cui tutti gli smanettoni del mondo hanno atteso l’8 giugno per festeggiare il giorno più tech e più pazzo dai tempi del Millennium Bug: l’IPv6 Day, ovvero un test di 24 ore della Rete del prossimo futuro a opera di Google, Facebook e altri giganti digitali.
La questione è quella, nota, della mancanza di posto. La Rete è al completo. Il che suona paradossale per chi la immagina come una piazza infinita. E invece infinita non è: i posti disponibili attualmente sono 4 miliardi 294 milioni 967 mila e 296. Non uno di più. Questo limite dipende dalle regole che la fanno funzionare, cioè i protocolli.
Il protocollo chiave è legato al fatto che su Internet tutte le informazioni viaggiano sotto forma di pacchetti di dati con due indirizzi: quello da cui provengono e quello di destinazione. Ciò implica che qualunque computer o oggetto collegato alla Rete (per esempio un telefonino o un tablet) abbia un indirizzo (IP) che lo identifichi in maniera univoca. La versione 4 di questo protocollo, o IPv4, è in uso dal 1981. Che non fosse destinata a durare in eterno era chiaro da tempo, tanto che dal 1998, archiviato in fretta l’esperimento IPv5, è pronto l’IPv6. Di quanti indirizzi dispone? Un numero che non so neanche pronunciare, tanto è grande: 3,4 x 10 alla trentottesima (pare si dica 340 undiciliardi...).
Insomma, neanche l’IPv6 è infinito, ma quasi. Il passaggio al nuovo protocollo però va fatto entro l’anno. Pena, restare fuori dalla Rete. L’Italia è pronta?