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 2011  giugno 09 Giovedì calendario

Stefano Malatesta, La pescatrice dei Platani, Neri Pozza, 2011. Scheda libro n. 1533411 RESIDUI «È stato solo negli anni Novanta che la Sicilia ha cominciato a sbarazzarsi di tre residui arcaici che si trascinava dietro da tempo immemorabile: il vino tradizionale, la “fuitina” e la grandezza della minchia, intesa come tema ricorrente e ossessivo nei discorsi dei siciliani maschi»

Stefano Malatesta, La pescatrice dei Platani, Neri Pozza, 2011. Scheda libro n. 1533411 RESIDUI «È stato solo negli anni Novanta che la Sicilia ha cominciato a sbarazzarsi di tre residui arcaici che si trascinava dietro da tempo immemorabile: il vino tradizionale, la “fuitina” e la grandezza della minchia, intesa come tema ricorrente e ossessivo nei discorsi dei siciliani maschi». SFIDE Nell’estate del 1976 Steven Spurrier, trentaquattrenne inglese che aveva aperto una vineria dalle parti della Madaleine, organizzò un wine tasting, un assaggio di vini prodotti in Francia e in America. Per l’occasione aveva convocato una giuria, composta da nove esperti, tutti francesi. I vini erano venti, dieci americani e dieci francesi, divisi in bottiglie senza etichette. Quando si andò alla conta, i vincitori sia del bianco che del rosso furono due vini della California. I giudici, imbarazzati, cercarono di fare marcia indietro. Una giornalista del Time, presente alla sfida, informò il mondo sulla disfatta dei vini francesi. SOMMELIER Linguaggio da sommelier: bouquet, fruttato, perlato, sapore d’afalto, cuoio grasso, liquirizia, mollica. GRANITA/1 Elizabeth David, autrice di Mediterranean Food, considerata la più grande scrittrice di gastronomia del secolo. Il suo ultimo libro prima di morire, Harvest of the Cold Months, è unomaggio alla granita siciliana. GRANITA/2 La granita, servita per la prima volta al caffè Procope, a Parigi. Il proprietario inventò un marchingegno roteante, che aveva al centro una bevanda aromatica circondata da ghiaccio. Mettendo del sale sopra il ghiaccio la temperatura cadeva di sette gradi e provocava la condensazione della bevanda, che con la rotazione si trasformava in granita. OTTO LITRI Ernest Hemingway, che tracannava otto litri di Valpolicella al giorno mentre stava a Venezia e andava a spasso con le signorine Adriana Ivancich e Afdera Franchetti. GARIBALDI “Garibaldi”, il marsala più famoso, prodotto da Vincenzo Florio nella seconda metà dell’Ottocento. Garibaldi in realtà beveva solo il mate, che sorseggiava continuamente con delle cannuccie incrostate d’argento portate dall’argentina. MARSALA Il marsala, vino inventato nel 1773 da un inglese, John Woodhouse, sbarcato in Sicilia per commerciare gusci di mandorle. Woodhouse provò ad arricchire i vini dell’isola con il sapore del mosto cotto attraverso il caramello. Il successo arrivò con le guerre napoleoniche e il blocco navale imposto da Napioleone: gli inglesi, senza più Porto e Cherry, comincairono a bere marsala. COLLEZIONI Enzo Sellerio collezionava dipinti religiosi popolari su vetro, boites à musique e carillon, stampe popolari, dalle etichette dei pomodori in scatola alle carte filigranate in cui si avvolgevano le arance, ai manifesti delle opere dei pupi. PARACULI “Paraculi” venivano chiamati i ragazzi che nel dopoguerra ripulivano i camion saltando nel retro e rubavano la merce. Per loro il rischio maggiore era cadere e farsi male. Allora le madri, invece di chiuderli in casa, cucivano pantaloni imbottiti per attutire le cadute. SCIASCIA Sciascia scriveva quasi sempre d’estate, a Racalmuto. Usava solo una pesante stilografica e aveva una scrittura chiara, infantile e allo stesso tempo sostenuta, come quella di un maestro elementare. DOPO «Non leggo mai i libri quando se ne parla troppo, li leggo dopo» (Leonardo Sciascia a Elvira Sellerio che gli aveva confessato la sua passione per il Dottor Zivago). CAMILLERI Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle, da quarant’anni vive a Roma, dalle parti di piazza Mazzini, scrive tutti i suoi libri a Santa Fiore, sull’Amiata. MITTELEUROPA «Le critiche più favorevoli sono arrivate dal Piccolo di Trieste, dai gioenali dell’Alto Adige. È uscito anche un articolo sul giornale in lingua italiana di Pola. Non sto scherzando. Io dico sempre a mia moglie che sono uno scrittore mitteleuropeo» (Camilleri dopo i primi giudizia positivi). ROVINA «Futtiri in piedi e caminari nda rina portano l’omu alla rovina» (proverbio citatao da Malatesta a Camilleri per contestare le troppe passeggiate fatte da Montalbano nei romanzi. La risposta dello scrittore: «Malate’, solo tu conosci questi proverbi siciliani»). FASCICOLI Le due scritte che i funzionari siciliani appongono sui fascicoli: «Si trasmette all’ufficio competente, per il di più a praticarsi», che significa che il funzionario se ne lava le mani e passa la pratica a qualcun’altro; «Procedere ove procedere», che non significa nulla. CONTROVENTO Kurt Suckert, in arte Cuzio Malaparte, con i soldi della liquidazione dalla Stampa si era comprato una villa dalle parti di Forte dei Marmi. Alberto Moravia, suo amico e ammiratore, ha raccontato che spesso, quando correva sulla spiaggia, per evitare di fermarsi alla bisogna Malaparte si apriva le braghe e pisciava al vento. E qualche volta anche controvento.