Gabriele Parpiglia, Chi, n. 24, 15/06/2011, pp. 111-114, 15 giugno 2011
Ilaria Cavo. «A 27 anni ero già direttore di Primo Canale, tv locale della Liguria. Incredibile! Gestivo una squadra di giovani d’assalto che, come me, avevano voglia di spaccare il mondo
Ilaria Cavo. «A 27 anni ero già direttore di Primo Canale, tv locale della Liguria. Incredibile! Gestivo una squadra di giovani d’assalto che, come me, avevano voglia di spaccare il mondo. Poi, un giorno, ho incontrato lui. E c’è stata la prima svolta». Il lui in questione si chiama Bruno Vespa, il conduttore di Porta a porta, che ha subito intuito le potenzialità della Cavo, diventata autrice di alcuni importanti scoop di cronaca nera. […]«Durante il G8, tenutosi nel 2001 a Genova, noi di Primo Canale eravamo in onda, in diretta, per una settimana. A un certo punto nello studio è apparso lui: Vespa. Porta a porta aveva bisogno di una location per i collegamenti e noi avevamo offerto ospitalità. Lo intervisto e dopo un’ora mi dice: “Le faccio una proposta di lavoro: accetta?”. Siamo stati insieme, professionalmente, cinque anni». Dopo Vespa è passata in Mediaset, prima con Enrico Mentana e ora con Alessio Vinci a Matrix. «Vespa velocissimo, Mentana un genio e Vinci un grande professionista, che regala serenità alla sua squadra e sa valorizzare i singoli elementi. Un grazie inoltre a Giorgio Mulè (ex direttore di Videonews, ora a Panorama) che mi ha portato a Mediaset». *** Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, ha scelto proprio la Cavo per rilasciare la sua prima intervista fuori dal carcere. «Credevo di realizzare un breve commento e invece abbiamo riempito tre nastri con la registrazione dell’intervista. Ho trovato un fiume in piena. […] I malpensanti hanno ipotizzato che io avessi portato una corda dentro la casa, per fargli mimare l’omicidio. Falso. Misseri ha utilizzato un cavo della tv per farsi capire meglio e ha fatto tutto da solo».