Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 08 Mercoledì calendario

Da Ghostbusters a Footloose gli anni ’80 non finiscono mai - «Ieri, lunedì 30 maggio 2011, verso le quattro del po­meriggio, sono finiti per sem­pre gli anni Ottanta italiani, il decennio più lungo della sto­ria del mondo»

Da Ghostbusters a Footloose gli anni ’80 non finiscono mai - «Ieri, lunedì 30 maggio 2011, verso le quattro del po­meriggio, sono finiti per sem­pre gli anni Ottanta italiani, il decennio più lungo della sto­ria del mondo». Così senten­ziava l’altro giorno Michele Serra nella sua rubrica L’ama­ca su Repubblica all’indoma­ni della perdita di Milano da parte del centrodestra. Brusco risveglio per chi in quegli anni è cresciuto e si è formato. E ora forse toccherà nascondersi per ascoltare Co­sa resterà di questi anni ’80 cantata da Raf, lontana e inuti­le eco di un’epoca morta e se­polta? L’attacco di Serra a que­gli anni è solo il più recente ma non sarà certo l’ultimo. Tanto ognuno magnifica o spernacchia il decennio che vuole. Ma comunque, chi quegli anni li ha amati può dormire sonni tranquilli. Perché, al­meno al cinema, è tutto un re­vival con buona pace dei de­trattori in servizio permanen­te effettivo. E forse qualcosa vorrà pur dire se vengono in­vestiti milioni di dollari nella riproposizione di alcuni cult più doc di quegli anni: dai Puf­fi , al remake di Footloose , a Ghostbusters . E dire che solo qualche mese fa ha imperver­sa­to in tutto il mondo Tron Le­gacy intimamente collegato all’eredità degli Ottanta e al­l’aspetto tecnologico che anti­cipava la predominanza dei videogiochi nel consumo di massa. Di tutt’altra fattura la storia dei Puffi, i folletti blu nati sul finire degli Anni ’50 dalla ma­tita di Peyo ma conosciuti in tutto il mondo grazie alla se­rie animata americana, pro­dotta da Hanna-Barbera, nel fatidico 1981. Il film di Raja Gosnell con Jonathan Win­ters, Neil Patrick Harris, Alan Cumming, George Lopez e Katy Perry sarà l’evento dell’ estate americana mentre da noi arriverà nei cinema il 16 settembre. Verremo catapul­tati nel divertente mondo dei puffi, per il loro primo viaggio in 3D sul grande schermo in una commedia girata con la tecnologia ibrida «live ac­tion » che, in soldoni, significa animazione digitale più atto­ri in carne ossa. Non manche­rà certo lo stregone cattivo Gargamella sempre intento a inseguire i piccoli puffi blu che dal loro mondo fantasti­co cadranno magicamente nel nostro, trovandosi nel bel mezzo di Central Park a New York. Tante le citazioni tra cui un’affascinante e biondissi­ma Puffetta con la gonna al vento che fa il verso a Marilyn Monroe. I fan dell’epoca han­n­o però già espresso forti criti­che su un adattamento che non rispecchierebbe i caratte­ri originali. Figuriamoci cosa accadrà con il remake di Footloose , il musical sui generis diretto nel 1984 da Herbert Ross, con­sacrazione dell’eclettico Ke­vin Bacon nel ruolo del bel Ken che insegnava balli ro­camboleschi all’amico Wil­lard (interpretato da Chris Penn, il fratello di Sean pre­maturamente scomparso nel 2006). Una sorta di fumetto­ne sull’America più profonda che metteva al bando la musi­ca e i balli. Ora,quasi trent’an­ni dopo, il regista Craig Brewer s’è lanciato nella ri­schiosa operazione che pre­senta così: «Il progetto che vo­levano farmi fare era una gros­sa celebrazione danzerec­cia di Footloose . Io mi sono spostato più sul conflitto fra il reverendo Moore e sua figlia, e sulla relazione fra Ren e Willard». A in­terpretare Ren dove­va essere Zac Efron (e il film avrebbe preso una piega di­sneyana da High Scho­ol Musical ) mentre, dopo la sua rinuncia, è stato scelto un attore sconosciuto, Ken­ny Wormald, forse idolo di domani. Intanto la certezza è Dennis Quaid chiamato a in­terpretare il bigotto reveren­do Moore odiato da intere ge­nerazioni di spettatori (nel­l’originale era uno strepitoso John Lithgow). Così tra remake già girati, Footloose arriverà da noi a no­vembre, e quelli ancora da gi­­rare, come Ghostbusters 3 su cui però Bill Murray non ha ancora sciolto le sue riserve scottato dal secondo sequel del 1989 (intanto gli amanti della serie possono vedere su YouTube un lungo filmato inedito dietro le quinte appe­na pubblicato), da qualche giorno sono iniziate le riprese di Rock of Ages , l’adattamen­to cinematografico dell’omo­nimo musical di grande suc­cesso negli States che raccon­ta di una coppia di ragazzi in­namorati alla ricerca del suc­cesso in campo musicale. La particolarità è che tutto il mu­sical, e quindi il film, è costel­lato da una serie di successi rock-metal anni ’80. Il cast è stellare (Alec Baldwin, Cathe­rine Zeta- Jones, Paul Giamat­ti, Mary J. Blige) e vede un ine­dito Tom Cruise nel ruolo di Jaxx pronto a cantare a squar­ciagola la canzone di Bon Jovi Wanted Dead or Alive . Ecco cosa è restato degli anni ’80.