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 2011  giugno 08 Mercoledì calendario

Aziende, banche e mariti: chi finanzia i politici - Quattro milioni di euro in tre soluzioni a distanza di un mese

Aziende, banche e mariti: chi finanzia i politici - Quattro milioni di euro in tre soluzioni a distanza di un mese. Ricevente il «Comitato Letizia Moratti per Milano», erogante Gianmarco Moratti, petroliere marito dell’ex sinda­co del Pdl. Sulla sponsorizza­z­ione milionaria di Letizia Mo­ratti si è favoleggiato molto, le cifre precise invece si trovano nell’ultima «Dichiarazione ex art.4 L.659/81 relative ai contri­buti erogati nel 2011» appena registrato dagli uffici della Ca­mera. Lì si trovano le tre dona­zioni fatte da Gianmarco Mo­­ratti, la prima del 4 aprile 2011, per 400mila euro, le seconde due un mese esatto dopo, il 4 maggio, con 600mila euro e 3 milioni di euro. Per la prima volta la tesore­ria di-Montecitorio registra an­che la voce Futuro e libertà tra i soggetti beneficiari di erogazio­ni «liberali» (cioè private), per­ché fino agli ultimi due mesi del 2010 Fli non esisteva for­malmente. E dalle dichiarazio­ni si ha quasi la conferma con­tabile che il partito sia in mano alla creatura di Italo Bocchino, Generazione Italia, unico sog­getto (tra quelli registrati fino­ra) ad aver contribuito a Fli, nel 2011, con tre pagamenti rispet­tivamente di 90mila euro (26 gennaio), 60mila euro (8 feb­braio) e 40mila euro (18 mag­gio). Il documento riporta an­che un versamento di 365mila euro fatto dal gruppo alla Ca­mera della Lega nord al partito Lega nord, 74.760 euro dati dal Mpa di Raffaele Lombardo a Nuova Sicilia, un partito loca­le, e poi 70mila euro staccati da Marco Pannella a favore della Lista Marco Pannella (31 mag­gio 2011). Sul fronte Pd si nota un im­portante elargizione da parte dei vertici di Monte dei Paschi di Siena. Da una parte Giusep­pe Mussari, chairman di Mps e presidente dell’Abi (Associa­zione Bancaria Italiana), che nel gennaio 2011 ha donato 100mila euro al Pd di Siena,dal­l’altra Ernesto Rabizzi, vicepre­sident­e di Banca Mps protocol­lato il 21 gennaio 2011 per l’ero­gazione di 75mila euro sem­pre al partito di Bersani (sezio­ne di Siena). Lapalissiano il contributo (20mila euro) della Cesd srl (cioè la Cepu) a Fede­ralismo Democratico Umbro, il movimento politico di Fran­cesco Polidori, padre per l’ap­punto del Cepu. Molto attivi i costruttori nel finanziamento ai partiti, specie al Pdl. La Itali­a­na Costruzioni spa ha regalato 75mila euro al partito di Berlu­sconi nel 2010, la Impreme Spa, società del gruppo Mezza­roma, il cui rampollo sposerà la Carfagna, altri 50mila, come anche la Mezzaroma ingegne­ria ( 50mila euro), la Master Im­mobiliare ( 80mila euro), la So­cietà Appalti Costruzioni Spa (50mila euro), e altre società di edilizia hanno contribuito con qualche milione al Pdl. Il gruppo Mezzaroma finan­zia il Pdl ma nelle erogazioni per Maria Rosaria Carfagna non c’è,almeno nel 2010.Ci so­no invece Air Italy spa di Galla­rate ( 10mila euro), e poi una se­rie di aziende napoletane, dal­la Diarad snc ( 10mila euro), al­la Nuova Domiziana Napoli (4mila euro) settore cliniche private, alla Marnavi spa Napo­li trasporti marittimi (10mila euro), alla Servizi avanzati srl napoli (2mila), più due contri­buzioni personali. Se invece si guarda in casa Udc si trovano ricche contribuzioni tutte tar­gate Caltagirone, imprendito­re a capo dell’omonimo impe­ro e padre della moglie di Pier Ferdinando Casini, leader Udc. Nel 2010 sono arrivati alla tesoreria dei centristi 100mila euro da Alessandro Caltagiro­ne, 100mila euro da Francesco Caltagirone, 100mila euro da Francesco Gaetano Caltagiro­ne, 100mila euro da Gaetano Caltagirone, 100mila euro dal­­la Porto Torre spa Roma ( grup­po Caltagirone) e 100mila eu­ro da WXII/ IE Srl Roma (grup­po Caltagirone). I documenti della Camera con le contribu­zioni ai partiti sono pubblici, ma per averli bisogna chieder­li e non è così semplice. Su que­sto stanno facendo una batta­glia i Radicali, che già hanno ot­tenuto una mole di informazio­ni sulle spese del Parlamento, pubblicate sul sito (dentro radi­cali. it) Parlamento Wikileaks. Ma Rita Bernardini, già segretaria dei Radicali e ora deputata elet­ta col Pd, vuole fare chiarezza anche sui soldi privati ai parti­ti: «Abbiamo già chiesto che vengano messi sul sito della Ca­mera, ma non lo fanno- spiega la Bernardini- . Saremo costret­ti ancora una volta a renderli pubblici noi, così che i cittadi­ni possano vedere come si fi­nanziano i partiti. Tenendo presente che questi sono i fi­nanziamenti pubblici, anche se non pubblicati, poi ci sono quelli in nero, che forse sono la parte più cospicua...».