MAURIZIO LUPO, La Stampa 7/6/2011, 7 giugno 2011
Accadeva il 7 giugno 1861 PIOVE SUI FUNERALI DI CAVOUR - Piove a dirotto a Torino, venerdì 7 giugno 1861
Accadeva il 7 giugno 1861 PIOVE SUI FUNERALI DI CAVOUR - Piove a dirotto a Torino, venerdì 7 giugno 1861. Ma sotto il cielo grigio, fin dal tardo mattino, migliaia di persone attendono ordinate il passaggio del corteo funebre di Camillo Cavour. I funerali hanno inizio alle 18. Il feretro esce dalla casa natale dello statista, in via Cavour. È deposto su un carro parato di nero, tirato da sei cavalli. Percorrerà via Nuova (oggi Roma) e piazza San Carlo. Poi di qui raggiungerà piazza Castello. Passerà dinanzi ai Ministeri e imboccherà via Po. Qui girerà in via San Francesco da Paola, per tornare in via Cavour, alla chiesa della Madonna degli Angeli. Il corteo è aperto e chiuso da Ussari di Piacenza. Reparti militari, con bandiere abbrunate, precedono il carro. Ai suoi fianchi reggono i lembi del feretro i presidenti di Camera e Senato, con altri ministri. Segue un araldo. Porta su un cuscino il collare dell’Ordine dell’Annunziata appartenuto a Cavour. Dietro s’accodano i Cavalieri dell’Ordine, i principi reali, dignitari, senatori, deputati e il corpo universitario. Seguono centinaia di operai, immigrati veneti e romani e un’«immensa falange di Garibaldini». Salve d’artiglieria interrompono a tratti le marce funebri. I negozi sono chiusi, listati a lutto. Drappi neri pendono dalle finestre. La pioggia picchia inesorabile, ma al passaggio del Conte ogni torinese si leva il cappello. Re Vittorio Emanuele II vorrebbe accogliere la salma a Superga, ma Cavour ha chiesto di avere sepolcro al castello di Santena.