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 2011  giugno 08 Mercoledì calendario

Catenacci Corrado

• Napoli 26 novembre 1936. Prefetto. Ex commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, il 28 gennaio 2011 finì agli arresti domiciliari per lo sversamento illecito di percolato in mare (misura cautelare revocata il 5 febbraio 2011) • «Maledetti rifiuti. Corrado Catenacci era un prefetto di ferro, figlio di un funzionario di Polizia. Dalla Prefetture di Caserta e Salerno, e poi da quella di Catanzaro, aveva sciolto numerosi Comuni per infiltrazioni malavitose. Carattere arcigno, poche parole, un sogno: fare il prefetto anche nella sua Napoli. Progetto forse schiantato nel ’95, quando gli piovve addosso un avviso di garanzia per associazione mafiosa. Una accusa che gli arrivava da Catanzaro e che lì si spense su un binario morto. Dieci anni dopo va in pensione, e incontra i rifiuti. È il 2004, Bassolino si dimette da commissario straordinario e Berlusconi chiama Catenacci al suo posto. Nell’autunno 2006 Catenacci sbatte la porta: gli è appena arrivato un avviso di garanzia per la gestione in una discarica del beneventano. Si eviterà le crisi più violente. Ma [...] Bertolaso lascia e la Provincia di Napoli deve allestire una sua società per i rifiuti: la chiama Sapna e la affida all’arcigno Catenacci, uno che ormai di raccolta, smaltimento e consorzi ne sa un bel po’. [...]» (roberto fuccillo, “la Repubblica” 29/1/2011).