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 2011  giugno 05 Domenica calendario

GROUPON, UNA VALANGA DI DOLLARI SOMMERGERÀ IL "GRANDE LEFKOFSKY" - NEW YORK

Conoscete l´ex fidanzata di Eric Lefkofsky? Cominciò tutto per colpa sua. Mollato dalla ragazza, il povero Eric era talmente a terra che per distrarsi si mise a trafficare in tappeti. Gli andò benone: la merce andava forte tra gli squattrinati studenti dell´Università del Michigan che cercavano qualcosa di cheap con cui però impressionare a casa. Così il ragazzo che studiava storia scoprì quella fascinazione per il denaro che lo portò a guadagnare più di 100mila dollari all´anno: altro che retta. E volando da un tappeto all´altro oggi è arrivato a Groupon.
Sarà lui, il Grande Lefkofsky, il beneficiario numero uno del debutto in Borsa prossimo venturo. Più di quel Marc Andreessen che inventò Netscape e fu (e resta) tra i primi consiglieri di un certo Marck Zuckerberg e che di Groupon è uno degli «angel investors». Più di quell´Howard Schultz che è un altro signore che siede nel board del sito di social shopping dove ha investito i soldini fatti con quel superbar mondiale chiamato Starbucks. Più dello stesso Andrew Mason che pure di Groupon è il fondatore: il musicista pazzerello che prima di inventarsi la macchina miliardaria dei coupon di gruppo - "groupon", appunto - aveva speso tutte le sue energie in un programma che doveva servire a lanciare le politiche non profit. Spiace per loro, ma Mister Lefkofsky intascherà più di tutti: perché più di tutti in quella follia ha puntato.
Calcola il Wall Street Journal che se la discesa in Borsa appena annunciata si risolverà davvero, per Groupon, in una valutazione oltre i 20 miliardi, il figlio di immigrati ebrei potrebbe guadagnare la bellezza di 4 miliardi di dollari: perché già tre anni fa scommise addirittura un milione sul supermarket web i cui affari - rivela oggi una ricerca - ruotano per un terzo intorno ai coupon - sconto di prodotti per bellezza. Del resto da quando vendeva tappeti Eric ha imparato a fare per bene i suoi conti. «Ti metti a parlare con lui e dieci minuti dopo ha già tirato fuori penna e blocchetto» dice Ted Leonsis, l´ex manager di Aol che è anche lui - sorpresa! - nel board miracoloso di Groupon. «Anche quando stai al ristorante: ecco, dice, adesso ci tocca il dessert. Potremmo prendere un biscottino - o potremmo prendere una torta: e questi sarebbero i pro e i contro... «.
I pro e i contro? Sembra tutto "pro" da vent´anni a questa parte per il ragazzo che con l´aiuto di un amico e da allora inseparabile socio - Brad Keywell: oh yes, ora anche lui nel superboard - ha lanciato una serie dopo l´altra di compagnie hitech più o meno fortunate. Fino a quella InnerWorkings la cui idea grandiosa era di offrire alle aziende tutti i servizi tipografici in outsourcing. Ma la cui intuizione più grande fu quella di assumere lo sconosciuto Andrew Manson. Fu lui, il suo dipendente più brillante, a convincerlo che Groupon era una sogno su cui valeva la pena investire.
Oggi per la verità Eric è già così ricco che non è per niente impressionato dal business che sta per fare: «Una volta che hai raggiunto un certo livello smetti di contare». Certo: lui adesso si può occupare d´altro. Ma di cosa? L´unico sfizio - oltre ai gilettini per cui è famoso - è l´arte contemporanea. Per il resto, alle 6 è già in ufficio, nello stesso e storico Montgomery Ward Building che ospita Groupon nel cuore di Chicago. Non gli piace viaggiare. Non possiede una casa delle vacanze. Insegna a tempo perso nell´Università del Michicagan dove aveva cominciato a fare soldini. E ha scritto un libro, «Distruzione accelerata: capire l´innovazione nell´età della velocità», che non dev´essere mozzafiato se è già fuori catalago e su Amazon ti offrono - come una reliquia - alla modica cifra di 349 dollari... Unica distrazione: la famiglia.
L´uomo che per Forbes è tra i nuovi miliardari del 2011 vivacchia fuori Chicago stretto ai suoi bambini. E soprattutto a sua moglie. No che la signora abbia intenzione di mollarlo: anzi. Però mai dire mai. E sai che stress sarebbe ricominciare dai tappeti.