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 2011  giugno 07 Martedì calendario

Brafman Benjamin

• Brooklyn (Stati Uniti) 21 luglio 1948. Avvocato. Tra i suoi clienti Dominique Strauss-Kahn (difeso dalle accuse di stupro) • «[...] ebreo ortodosso [...] storia di processi impossibili, in cui, presunti colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio, si sono trasformati in accertati innocenti contro ogni ragionevole previsione. Il dj Puff Daddy, il sicario della famiglia Gambino Anthony Senter, l’icona pop Michael Jackson, l’ex re dei nightclub newyorchesi Peter Gatien. Figlio di sopravvissuti all’Olocausto, un’adolescenza sorvegliata dall’affetto pessimista della madre preoccupata per un ragazzo che si sperimentava come comico, Brafman si è costruito una leggenda sulla sua biografia familiare (sono rabbini ortodossi suo fratello Aaron e suo figlio David). Sul rapporto con la religione (“Il venerdì, vigilia di Shabbat, cerco di rientrare a casa prima del tramonto. Ma so che Dio mi perdona quando faccio tardi per salvare la vita di un cliente”). Su quello con il denaro (“Fanno presto i pm a dire: ‘Quell’imputato non lo difenderei mai’. Qualcuno però dovrebbe spiegarmi come faccio a dire no a chi mi entra in studio con un assegno da 250 mila dollari”). [...] Sa di essere un fenomeno con le giurie popolari. Sa di esserlo sempre stato. Anche nei suoi 4 anni da pubblico ministero (23 processi vinti su 24). “Signori della Corte - ebbe ad aprire una delle sue famose arringhe - il pm vuole che crediate a quanto vi ha raccontato. Io invece voglio essere dieci centimetri più alto del mio metro e 68. Nessuno di noi due vedrà il proprio sogno avverarsi”» (Carlo Bonini, “la Repubblica” 17/5/2011).