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 2011  giugno 07 Martedì calendario

IN VACANZA NEI PIGS, PER VOCE ARANCIO

Quest’anno molti italiani, per andare in vacanza senza svenarsi, sceglieranno i Paesi più colpiti dalla crisi economica (Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda). In teoria, infatti, se ci sono difficoltà economiche, gli operatori del settore e i commercianti fanno di tutto per attrarre visitatori, aumentando la qualità dei servizi e applicando sconti. Il vantaggio, in questo modo, è duplice: da una parte, ci si concede una vacanza, anche più lunga del previsto, spendendo meno, dall’altra si contribuisce alla ripresa di paesi che stanno attraversando un momento complicato.

Secondo una ricerca di Travel+Leisure, il costo medio di una camera negli hotel di Atene è sceso a 69 euro a notte, 18% in meno rispetto a un anno fa. Vantaggiosa anche Corfù, dove i migliori alberghi, rispetto allo scorso anno, costano il 10% in meno.

Prima dell’estate scorsa i tour operator prevedevano, in Grecia, un calo nei prezzi dei servizi turistici fra il 10 e il 20 per cento. Ma i due milioni di italiani che hanno scelto le isole elleniche (Mykonos, Rodi, Creta e Santorini le mete più gettonate) hanno avuto una brutta sorpresa: albergatori, negozianti e operatori turistici avevano aumentato i prezzi del 30% rispetto al 2009. Ad esempio nei ristoranti solitamente molto accessibili di isole come Paxos, nello Ionio, il costo di un pasto si aggirava in media sui 35 euro.

Prezzo medio di una camera a Londra: 148 euro, l’11% in più dell’anno scorso. Amsterdam: +6%; Parigi: +4% (dati Travel+Leisure).

Tra giugno e settembre il 66% degli europei andrà in vacanza. Il 47% rimarrà nel proprio paese, gli altri andranno all’estero. Per quanto riguarda la durata delle ferie, se i soggiorni di due settimane restano i preferiti (39%, anche se in calo rispetto all’anno scorso), il 40% degli italiani partirà per una sola settimana (dati Barometro Ipsos – Europ Assistance).

Hotel a parte, la vacanza in Grecia potrebbe però essere meno economica di quanto sperato. Spiega Francesco Granese, direttore di Assotravel, a VoceArancio: «I greci, proprio per far fronte alla crisi interna, potrebbero cercare di far tesoro dei turisti, alzando i prezzi. Perciò, soprattutto nei mesi di maggior affluenza (luglio e agosto), sarà difficile trovare pacchetti a prezzi stracciati. Una volta sul posto, però, il turista potrà risparmiare sui consumi: probabilmente supermercati, ristoranti e negozi lanceranno delle offerte per farsi concorrenza».

C’è anche da tenere conto della situazione dei Paesi nordafricani, teatro negli ultimi mesi di rivolte e violenze. Secondo Trademark l’interesse dei turisti per il Mar Rosso e le coste nordafricane è crollato del 35%, con la conseguenza che Spagna e soprattutto Grecia sono in pieno boom: «Le prenotazioni nei villaggi e negli hotel greci sono cresciute del 100% rispetto a un anno fa, anche la Spagna è vicina a questo incremento. In alta stagione sta diventando difficilissimo trovare una stanza libera sulle principali isole greche e da qualche giorno anche su quelle spagnole» (Mario Bellino Roci, presidente del tour operator torinese Settemari).

Secondo “Barometro dei Costi delle Vacanze”, ricerca di Poste britanniche, la Grecia resta comunque tra le mete più economiche al mondo (nella classifica si piazza al quarto posto). Su Tui.it per luglio, per esempio, si vendono settimane di vacanza a Creta a partire da 467 euro volo + pernottamento in hotel 2/3 stelle (ad agosto i prezzi partono da 500 euro).

Analizzando un paniere che include caffè, birra, coca cola, acqua, crema solare, cartoline, francobolli, spray anti-insetti, sigarette, quotidiani e una cena per due persone di tre portate, vino incluso, Poste britanniche ha stabilito che la metà più economica del 2011 è la Spagna. Seguono Bulgaria, Portogallo, Grecia, Dubai, Malta, Turchia, Cipro, Croazia, Regno Unito, Egitto, Francia, Italia e Stati Uniti. Secondo la ricerca, inoltre, il paniere degli articoli base per un turista, in Spagna, costa 42,15 sterline, il 15% in meno della migliore destinazione del 2010, il Portogallo.

Su Tui.it, per luglio, si vendono settimane a Ibiza (Spagna) a partire da 573 euro fra volo e pensione completa in hotel a 3 stelle (ad agosto i prezzi partono da 624 euro).

In Portogallo, che nel 2010 era la meta più economica secondo Poste britanniche, quest’anno i prezzi sono aumentati del 20%, portando il costo totale del paniere per un turista a 49,63 sterline.

Su lastminuteclick.it, per luglio, si vedono settimane a Porto Santo (Portogallo) a partire da 539 euro volo + mezza pensione in hotel 4 stelle (ad agosto i prezzi partono da 737 con pernottamento e prima colazione).

L’Irlanda, altro paese che sta vivendo una difficile situazione economica, ha lanciato una serie di iniziative per sostenere il turismo. Innanzitutto la cancellazione della Air Travel Tax, tassa sui voli da 10 euro, poi il ribasso dell’Iva dal 13,5 al 9% (a partire dal primo luglio): questo consentirà la riduzione dei prezzi di alberghi e ristoranti, oltre che di musei e parchi. Terza iniziativa: i visitatori già in possesso di un visto d’ingresso in Gran Bretagna non dovranno richiedere un altro visto per soggiornare in Irlanda.

Secondo una ricerca di Travel+Leisure, a Dublino, come ad Atene, il costo medio negli hotel è sceso a 69 euro per notte (-18% rispetto ad un anno fa).

«La vacanza in Irlanda resta comunque più costosa rispetto a quella in altri Paesi colpiti dalla crisi. Un tour di otto giorni, a luglio, parte da 1.165 euro fra volo e mezza pensione in hotel. Ad agosto, ci vogliono un centinaio d’euro in più» (Francesca dell’agenzia Bluvacanze in Largo V Alpini a Milano, a VoceArancio).

«L’Irlanda viene da anni di grande crescita sia in termini che di flussi che di prezzi. Ora che è in crisi, il turismo è un’opportunità da non perdere per mettere i conti a posto. Ma a luglio e agosto non bisogna aspettarsi saldi a tutto spiano. Come non bisogna aspettarseli, d’altronde, nemmeno nel più sperduto agriturismo dell’Abruzzo. Chi vuole risparmiare davvero, qualunque sia la meta scelta, deve andare in vacanza a giugno o a settembre. Oppure approfittare dei veri last minute (che comunque nei mesi più richiesti sono rari): pacchetti prenotati e poi annullati dai clienti, coperti da assicurazione, che i tour operator possono rimettere in vendita a prezzi davvero vantaggiosi» (Francesco Granese a VoceArancio).