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 2011  giugno 05 Domenica calendario

ACCADEVA IL 5 GIUGNO 1861

CAVOUR: MUOIO DA BUON CRISTIANO -
Senato e Camera, mercoledì 5 giugno 1861, vengono informati che la malattia di Cavour «è stazionaria». Ma il Re decide di affidare a Minghetti e al generale Fanti i ministeri degli Esteri e della Marina, finora gestiti dal conte. Per tranquillizzare l’opinione pubblica, che paventa che gli vengano negati i conforti religiosi, è chiamato al suo capezzale il parroco della chiesa della Madonna degli Angeli, fra Giacomo da Poirino, con il quale Cavour ha cordiali rapporti dal 1854. Si stringono la mano. Cavour gli chiede di potersi confessare. Dopo mezz’ora riceve l’assoluzione. Congedato il sacerdote, Cavour accoglie il medico Carlo Luigi Farini e gli dice: «Debbo prepararmi al gran passo dell’eternità. Mi sono confessato e ho ricevuto l’assoluzione. Più tardi padre Giacomo mi comunicherà. Voglio che si sappia. Voglio che il buon popolo di Torino sappia che io muoio da buon cristiano». Alle 9 di sera Re Vittorio Emanuele II rende visita al malato. Il conte lo riconosce. Gli chiede se è giunto dalla Francia il riconoscimento del Regno d’Italia. Poi aggiunge: «Sire, ho tante cose da comunicarvi, ma sono troppo malato». Gli raccomanda il Meridione: «Eh, i nostri poveri napoletani, così intelligenti! Ve ne sono che hanno molto ingegno, ma ve ne sono altresì che sono molto corrotti. Questi bisogna lavarli...». Prima di accomiatarsi, il Re chiede a Farini se è possibile praticare al conte un ultimo salasso. «No, è troppo debole». Poi la febbre riprende, con il delirio.