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 2011  giugno 04 Sabato calendario

DAI COMMISSARI DELL’AMIA PRIMI CHIARIMENTI SUI DEBITI - I

commissari dell’Amia rispondono con un comunicato all’articolo del Sole 24 Ore di ieri, diffondendo qualche dato di bilancio in più rispetto a quelli pubblicati dal nostro giornale, ma senza fare piena luce sulle criticità finanziarie dell’azienda per la raccolta dei rifiuti ammessa alla procedura concorsuale nell’aprile 2010. Sebastiano Sorbello, Paolo Lupi e Francesco Foti dicono di aver verificato, all’atto del loro insediamento, l’esistenza di debiti per 50 milioni di euro non dichiarati dalla precedente gestione: indebitamento che, sommandosi a quello già noto di 160 milioni, ha fatto crescere l’esposizione complessiva a 210 milioni. Ora «è in corso la verifica - si legge nella nota - per accertare chi e perché non solo non ha provveduto a focalizzare tali partite, ma non si è curato neppure di riscuotere crediti maturati per circa 130 milioni». Dobbiamo ancora capire se questa massa creditizia sia esigibile per intero o solo in parte. Di certo c’è che «il recupero crediti per 94 milioni verso Comuni e Ato morosi è reso difficile dal fatto che le amministrazioni, contravvenendo ad una precisa disposizione della riforma regionale», non hanno inserito gli importi in bilancio.

La nota si sofferma anche sui risultati economici del l’Amia. La Spa ha chiuso il 2010 con un risultato netto di -18 milioni contro i -30 del 2008 (nulla si dice invece sul 2009 e sul 2011) e dovrebbe raggiungere il pareggio nel 2012 per passare a un risultato positivo negli anni successivi.

Nel comunicato sono presi di mira «i burocrati comunali che stanno boicottando con ogni mezzo tutti gli sforzi dei commissari». O la Giunta nel l’incontro in programma per il 10 giugno concede il richiesto aumento di 18-20 milioni del contratto di servizio, indispensabile per i commissari a riportare la società in bonis, oppure «una radicale opera di ristrutturazione sarà avviata dopo l’approvazione del piano di risanamento da parte del ministero», anche con il ricorso ai contratti di solidarietà.

Quanto ai dati pubblicati ieri dal Sole 24 Ore, liquidati nella nota come «superati o provvisori», è appena il caso di ricordare che si tratta delle stesse cifre (ufficiali) inviate di recente dai commissari al Comune-azionista e al ministero vigilante. La cosa più semplice da fare, poiché l’Amia svolge un servizio pubblico ed è commissariata dallo Stato, sarebbe quella di diffondere i conti a tutti i cittadini pubblicando il bilancio sul sito Internet del l’azienda, come fanno le società di tutto il mondo che non temono né la concorrenza né la trasparenza. Sarebbe una soluzione persino economica.