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 2011  giugno 04 Sabato calendario

RICORSO BRITISH-TELECOM SULLA MAXI-GARA DI CONSIP

British Telecom Italia ricorre contro la gara Consip vinta nell’aprile scorso da Telecom e Fastweb. L’operatore di tlc ha impugnato infatti presso il Tar del Lazio i risultati del bando per l’attivazione della convenzione relativa alla prestazione dei servizi di telefonia fissa e connettività Ip per le Pubbliche amministrazioni.

Nel ricorso depositato al Tar, come rivela Radiocor, Bt Italia ha chiesto l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di aggiudicazione definitiva della gara. Il Tribunale amministrativo ha già respinto la richiesta di sospensione cautelare in via d’urgenza dell’aggiudicazione, fissando al 15 giugno la camera di consiglio per discutere in via ordinaria la sospensiva davanti alla Terza sezione.

La gara Consip prevede la stipulazione con Telecom e Fastweb di convenzioni della durata di 36 mesi, con possibilità di proroga fino a ulteriori dodici mesi, convenzioni che prevedono un massimale di fornitura pari a 500mila linee equivalenti. In particolare, Telecom Italia stipulerà con Consip una convenzione per la fornitura di 375mila linee, pari al 75% del totale a base d’asta, ampliabili fino a un massimo di 525mila, mentre Fastweb si è aggiudicata il 25% del massimale di linee equivalenti. La gara, effettuata attraverso una procedura aperta sul valore di base d’asta di 1,28 miliardi, è stata aggiudicata secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa sia in termini tecnici, sia economici.

Eppure Bt Italia, che nel nostro Paese è specializzata proprio nella fornitura di servizi tlc alle aziende, potrebbe non essere l’unica società a fare ricorso al Tribunale amministrativo. A quanto risulta al Sole 24 Ore, Tiscali starebbe studiano la stessa mossa dei "cugini" inglesi, con i quali il gruppo fondato da Renato Soru si era consorziato per questa gara, mentre l’altro operatore in lizza era Wind/Infostrada.

Sul fronte invece della "domanda", e in relazione ai vincitori del contratto (appunto Telecom e Fastweb), le amministrazioni pubbliche decideranno cosa acquistare e a quale dei due fornitori rivolgersi in base alle proprie esigenze operative e al profilo di traffico generato (si veda il Sole 24 Ore del 27 aprile scorso).

I contratti avranno una durata di tre anni con la proroga di altri dodici mesi e si rivolgono a oltre 19mila enti pubblici prevedendo la fornitura di linee di fonia tradizionale o Voip (le telefonate via web, ndr), di accessi dati realizzati su connessioni a larga banda in Xdsl o fibra ottica di tipo internet o intranet.

Inoltre le amministrazioni potranno avvalersi di servizi come il numero verde e l’addebito ripartito, piattaforme e software legati alla sicurezza come firewall, antivirus e content filtering, ma anche posta elettronica e gestione dei nomi di dominio internet. In febbraio Telecom si era aggiudicata la gara Consip per la fornitura dei servizi di telefonia mobile, mentre a Fastweb era andata quella sui centralini telefonici (vinti sempre assieme a Telecom Italia).