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 2011  giugno 04 Sabato calendario

GLI OPERAI A DIFESA DI PORTO TOLLE

Più di 3.500 firme sono state raccolte dai lavoratori della centrale dell’Enel di Porto Tolle per sbloccare la conversione a carbone dell’impianto. Un risultato strabiliante per un comune enorme (227 chilometri quadrati, più dell’intera provincia di Trieste) con una densità sahariana di 44 abitanti per chilometro quadro.

La centrale di Polesine Camerini, frazione di Porto Tolle, sulla punta del delta del Po, è una centrale "policombustibile" a basso rendimento e a impatto ambientale non indifferente; funziona a mezzo servizio per soddisfare solamente i fabbisogni di punta dei consumatori. L’Enel ha programmato di sostituire il vecchio impianto con una moderna centrale a carbone, con efficienza alta e con un basso impatto ambientale, ma nelle scorse settimane il Consiglio di Stato ha fermato l’iter di realizzazione.

Ieri il Comitato dei lavoratori della centrale ha raccolto, in collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil, 1.118 firme fra gli abitanti di Porto Tolle, firme che fanno salire in cinque giorni a 3.582 le persone che hanno sottoscritto l’appello a non fermare il progetto.

«Gli anziani di Porto Tolle – raccontano Andrea Mancin e Roberto Carnemolla, del comitato – ci dicono di continuare perché la centrale Enel è una delle poche risorse rimaste. Hanno visto chiudere gli zuccherifici, l’ultimo grande cantiere è stato il passante di Mestre, e poi il lavoro è finito. Sperano di non vedere i figli trasferirsi».

Ieri altre voci sono intervenute a favore della nuova centrale. «Porto Tolle rimane un progetto fondamentale per Enel, per la Regione Veneto e per l’Italia e quindi continueremo a batterci perché venga realizzato», commentava il direttore delle relazioni esterne dell’Enel, Gianluca Comin. «Questo stop amministrativo ci impegna a rivedere alcuni passaggi procedurali, ma siamo al lavoro con la Regione e con i ministeri competenti per trovare la soluzione più adeguata perché i cantieri aprano il prima possibile».

L’intervento dell’Enel è stato affiancato da un commento di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto. «La nostra sfida su Porto Tolle è la medesima dell’Enel e la sfida dell’Enel su Porto Tolle è la nostra», dice Zaia. «Ci stanno a cuore migliaia di posti di lavoro e di famiglie, la sicurezza dell’ambiente, lo sviluppo del territorio, il fatto che non si sperperino altri denari dei contribuenti. È in un momento come questo che si verificano e si consolidano unità d’intenti attorno a progetti».

Una nota a margine. Stasera alle 21 nella centrale polesana si terrà un musical dedicato al cantante pop Michael Jackson.