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 2011  giugno 04 Sabato calendario

Carlomagno Rocco

• Bari 1972 (~) • «[...] Un nome da imperatore, ma una lunga “carriera” da disturbatore e contestatore [...] ha avuto un lungo battibecco col premier Berlusconi, non è un giornalista ma un attivista antinucleare del coordinamento nazionale di lotta contro i siti di stoccaggio, un tempo iscritto al Pd della Basilicata e ora vicino al Popolo viola [...] si è fatto conoscere per numerosi altri episodi [...] Nel 2008 toccò al leader radicale, Marco Pannella, zittire Carlomagno che aveva preso la parola durante un’assemblea radicale per contestare la presenza di indagati nelle liste del Pd. Mentre [...] in occasione di un convegno, è toccato all’ex presidente della Camera, Luciano Violante, dover fronteggiare le argomentazioni del contestatore a proposito di immunità parlamentare. Curriculum (“sono un freelance e per fortuna non sono iscritto all’albo dei fascisti giornalisti”, dice) ed exploit a parte [...] è [...] una star del web [...]» (“La Stampa” 11/3/2010) • «Nelle redazioni dei giornali lo conoscono tutti. Non c’è caposervizio, segretario di redazione o direttore di giornale che non lo abbia sentito nominare. Telefonate, visite, lettere, e-mail: Rocco Carlomagno vuole fare il giornalista. Da quando è ragazzo ha una passione sconfinata per la politica: a San Giorgio Lucano, il paesino in provincia di Matera dove è nato il padre, lo ricordano quando sognava di diventare il sindaco di Roma, o quando faceva annunciare il suo arrivo, come una grande personalità. Lui invece è nato a Bari [...] Un diploma al liceo scientifico, l’università lasciata a metà. Qualche anno a Bologna, poi il trasferimento a Roma, vicino ai palazzi che ha sempre sognato. Giornate intere alla Camera ad assistere ai lavori parlamentari (come visitatore), ore e ore nella biblioteca del Senato a consultare archivi e giornali. Vanta articoli pubblicati su Aprileonline, ma il suo nome compare solo nella sezione del sito dove i lettori possono liberamente inviare i loro contributi. A ognuno si presenta come “amico di”: al giornalista si spaccia come assistente di un politico, al politico dice di essere collaboratore di un giornale. Peccato che il controllo incrociato non dia mai riscontri positivi. Quasi sempre i rapporti che millanta sono con testate ed esponenti del centrosinistra, ma “il disturbatore” Carlomagno nel suo piccolo rispetta una certa par condicio. Nel 2007 se la prese con l’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella, reo di aver mandato gli ispettori a indagare sul pm Luigi De Magistris. Nel 2008 Marco Pannella in un’assemblea dei radicali, stanco del suo fiume di parole fu costretto a urlare: “Toglietegli il microfono”. Lui non recepì il messaggio. Pannella sbottò: “Ooooohhhh!!! Hai finito?!”. Urla e rimbrotti anche con l’ex segretario del Pd Walter Veltroni. Reprimende ad alta voce pure contro Violante e D’Alema [...] lo spacciano per un iscritto al Pd o al limite per un “viola sfigato”, ma nemmeno i suoi legami con gli organizzatori del No B. Day vanno oltre una (fugace) ospitata sul camper del popolo viola che staziona davanti a Montecitorio. Lo hanno visto davanti a Palazzo Chigi incitare alla rivoluzione. Qualcuno lo ricorda alla manifestazione contro la Gelmini sbraitare per “il bene dei nostri figli”, anche se lui, di figli, non ne ha. [...]» (pa. za., “il Fatto Quotidiano” 113/3/2010).