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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

BOTTOLI Marcello

BOTTOLI Marcello Milano 5 gennaio 1962. Manager. Della Ratti spa. Fino al 2009 presidente di Samsonite • «“Amo l’Italia, ma non ci tornerò mai. Il Paese ha perso troppi treni, non si sa più reinventare, è fermo. La parte imprenditoriali non esiste quasi più e i creativi scappano all’estero...” [...] bocconiano, da alcuni anni opera soprattutto a Londra. Da quando, diventato presidente e amministratore delegato della Samsonite, vi ha trasferito - nel sobborgo di Hayes - la sede esecutiva per Europa, Medio Oriente e Africa da Bruxelles. [...] Ha iniziato la sua carriera nel 1989 alla Procter & Gamble, ha lavorato in Francia e negli States; poi ha trascorso due anni tra Parigi e Milano, per il Boston Consulting Group. Quindi, è passato Benckiser Group (oggi Reckitt Benckiser, la multinazionale numero uno nel mondo nei prodotti per la pulizia della casa) - spostandosi tra Spagna, Francia, Olanda e Regno Unito - sino a diventarne vicepresidente operativo. Nel 1993 ha lasciato per incominciare una nuova carriera nella moda, con Louis Vuitton: gli ha detto bene, perchè è diventato presidente e ad della griffe. Ma [...] anni fa ha detto basta: si è preso un anno sabbatico, girando il mondo in barca a vela con i figli. Il rientro sul ring dei manager è nel 2004, con Samsonite: direttore dal 2005, ad e presidente dal marzo 2006. Ad allettarlo si dice fu la cospicua quota di azioni della griffe fondata dalla famiglia Shwayder che gli fu offerta di acquistare. Ma anche il tenore della sfida. Samsonite, società passata di mano in mano (tra le quali, quelle di Pinault), quando arrivò Bottoli soffriva sotto il peso di una montagna di debiti, del “black out” del mercato dei viaggi, generato dall’attentato alle Twin Towers e dalla Guerra in Iraq, nonché di un elettrocardiogramma - quanto alle crescite - piatto da cinque anni. Il manager italiano ha ricapitalizzato il gruppo. con l’aiuto di tre fondi d’investimento (Ares, Bain Capital, Ontario), ha ridisegnato il marchio e ha moltiplicato gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione. La cura ha funzionato: Samsonite Corporation è passata da perdite nette per 285 milioni di dollari a un utile di 13,3 milioni (nel 2005). Nel 2006 è tornata in perdita, per 6,8 milioni, causa l’aumento delle imposte, ma ha fatto segnare un notevole aumento di fatturato, a 1,07 miliardi di dollari (+ 10,7% rispetto al 2005; era di 752 milioni nel 2003). La battaglia di Bottoli (che secondo Forbes ha portato a casa nel 2006, tra stipendio, incentivi e stock options oltre 5 milioni di dollari), però, non è conclusa. Il bocconiano ha lanciato una nuova offensiva al mercato globale. In sintesi: ha aperto al mercato del superlusso, con l’etichetta Black Label, disegnata dallo stilista britannico Alexander McQueen, che lui stesso ha ingaggiato; ha dato ordine di diversificare la produzione, ampliando l’offerta (le valigie restano il core business, per quasi il 90%) con calzature, occhiali da sole e cartoleria; ha aperto nuovi negozi; ha acquisito la licenza di Lacoste e Timberland. E ha ha scelto nuovi testimonial, come l’attrice americana Christina Ricci, Isabella Rossellini, la campionessa automobilistica Usa Danica Patrick, l’imprenditore-baronetto Richard Branson, il fondatore dell’etichetta Virgin. Non è tutto. Il bocconianio ha aperto le ostilità con i concorrenti per dare l’assalto al mercato russo, indiano e cinese [...]» (Fabio Pozzo, “La Stampa” 24/8/2007) • Vedi anche: Fabio Pozzo, “La Stampa” 23/11/2007.