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 2011  giugno 02 Giovedì calendario

Partite combinate Peggio dell’Italia c’è solo l’Est Europa - La Procura di Cremona ha scoperchiato il fetido pentolone, sarà il caso di tenerlo aperto

Partite combinate Peggio dell’Italia c’è solo l’Est Europa - La Procura di Cremona ha scoperchiato il fetido pentolone, sarà il caso di tenerlo aperto. Perché a rimestare bene potrebbe emergere ben altro. Chi conosce certi meccanismi ha pochi dubbi: la mala pianta in Italia ha attecchito. C’è chi vigila sulla regolarità del calcio. E i segnali li ha colti da tempo, peraltro lanciando l’allarme ai piani alti di chi governa il calcio italiano. L’Uefa ci ha investito soldi, i risultati sono arrivati. Struttura agile, ancorchè costosa. E monitoraggio continuo sul mercato delle scommesse, tenendo d’occhio 26mila partite all’anno, tra prima divisione, seconda serie e coppa nazionale di 53 Paesi. Lavoro in proprio e appalto esterno: Sportradar, azienda con sede a Richmond, sud-ovest di Londra, analizza dati, studia il mercato, trae conclusioni. E trasmette relazioni all’Uefa, che le gira alle singole federazioni. Cifre ufficiali: la percentuale di partite sospette è di circa l’1 per cento, che significa quasi 300 all’ anno. Una sorpresa, seppure relativa: l’Italia. Il nostro calcio è malato, come nessun altro tra i più in vista del continente. La Germania ha già dato, nel recente passato: ora è pulita. Come Inghilterra, Spagna, Francia. Il marcio è altrove, soprattutto a est: Paesi balcanici, ex Repubbliche sovietiche e Grecia, soprattutto. E poi c’è l’Italia, a quanto pare. Decine di partite segnalate come sospette (una trentina, in due stagioni, solo tra A e B), relazioni che arrivano sul tavolo del Procuratore federale. Roba da terremotare l’intero sistema-calcio. Un obiettivo (far soldi scommettendo su partite combinate), tante modalità. Talvolta, c’è dietro la criminalità organizzata, convincente e munifica con i calciatori da corrompere. In certi casi, soprattutto in alcuni Paesi, dirigenti che navigano in una zona grigia, tra crimine e imprenditoria. Spesso, i cosiddetti betting-syndicate, bande di scommettitori avvezzi alla corruzione di atleti e arbitri, avvicinati con argomenti convincenti (pacchi di quattrini). Altre volte, sono i protagonisti (calciatori, innanzitutto) che aggiustano partite per trarne illeciti profitti. Mafia, camorra e ’ndrangheta hanno allungato le loro mani: soprattutto in Lega Pro, come dimostrano inchieste non lontane nel tempo (il casoPotenza e quello del campano Biancone). Ma a livelli più alti (A e B), in Italia sono calciatori e betting-syndicate a gestire le combine. Albanesi e zingari, tra i sospettati, secondo l’inchiesta di Cremona: i primi del malaffare tra calcio e scommesse detengono il copyright. Precedenti famosi, poi, quando si parla di calciatori coinvolti: AtalantaPistoiese di coppa, sfociata nel nulla, e lo scandalo di alcuni anni fa chiuso con una manciata di condanne tra le quali qualle di Bettarini. Quali che siano le modalità, il fenomeno è preoccupante. Perché le 18 gare in questione non sono che la punta di un iceberg. La mala pianta ha attecchito, i segnali sono inequivocabili. Tra i dubbi targati Uefa, società insospettabili. Un anno fa, Chievo-Catania e Bologna-Catania, 2 partite, 2 pareggi, entrambi per 1-1, somme ingenti piazzate sul risultato esatto (oltre 300mila euro solo su Betfair). E ancora Chievo, quest’anno. Un pari a reti inviolate, contro la Samp: oltre 1 milione e 400mila piazzati solo sul solito Betfair (più o meno la cifra scommessa su Brescia-Bologna, gara finita nel mirino di Palazzi). E la sconfitta interna con l’Udinese: questione di motivazioni, certo, ma il sospetto degli esperti è sulle somme giocate su risultato del primo tempo e finale (540mila euro di Betfair). Altro club modello, altri sospetti che emergono: l’Albinoleffe. Quote crollate (e 3 milioni di euro) sul segno X della sfida col Piacenza, sotto Natale scorso. E poi, l’amichevole dei sospetti, una gara senza senso, giocata ad Albino, dinanzi a pochi intimi, contro i moldavi dell’Olimpia Balti, abbonati a sospetti e combine. Pronti, via: sul mercato asiatico piovono valanghe di soldi sull’Over 2,5 e poi sull’Over 3,5. Partita alla camomilla, un paio di gol esilaranti. E vincite esorbitanti per i ben informati. Solo alcuni esempi, i più eclatanti (dell’ennesima stagione nera) tra quelli segnalati dall’Uefa alla Federcalcio. Calcio marcio, quello italiano: è l’opinione degli esperti.