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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

LA RUSSIA UNICO FORNITORE SICURO IN ARRIVO IL BOOM DELLE AUTO A GAS" - PRAGA

Più gas per l´auto, fine delle beghe sui contratti a lungo termine, lo spauracchio South Stream che diventa carro dei vincitori, le buone prospettive del mercato mondiale. E un prezzo del metano che risalirà di almeno un 25% nel 2011, grazie alla ripresa della domanda, i ripensamenti sul nucleare, le tensioni in Nord Africa. Alexey Miller, presidente del cda di Gazprom, ha traguardato 10 anni alla guida del gigante dell´energia e ne inizia altri 5. «Diversi fattori critici spingono a ripensare le idee europee su diversificazione e sicurezza degli approvvigionamenti. Siete sicuri che per ridurre la dipendenza dai cattivi russi volete rischiare di balcanizzare le forniture chiedendole a paesi politicamente instabili, tipo Libia?».
Voi vendete gas via tubo a prezzi molto oltre il mercato spot, e i vostri clienti, tra cui Eni ed Edison, fanno la fila per modificare i costosi contratti take or pay. Come li accoglierete?
«Chiunque venga da noi sostiene che nel suo paese ha il gas più caro del mondo. Il take or pay è la base dei contratti a lungo termine, nell´industria del gas servono decine di miliardi per sviluppare un giacimento e distribuire la materia prima, nulla si sarebbe mai formato con il mercato spot, che non giustifica gli investimenti. Posso dire che, probabilmente, nel 2011 i nostri volumi di offerta all´Italia corrisponderanno ai contratti, perché la domanda per il gas russo cresce di mese in mese. Nel primo trimestre dell´anno +12%, in aprile e maggio +22%. E´ primavera e l´Europa compra come fosse inverno. Quindi non vedo più questo problema: i take or pay dei clienti sono ritirati al 100%».
Parliamo del South Stream: Usa e Ue hanno attenuato i loro ostracismi al gasdotto, ma l´Eni vostro partner nel consorzio ha mostrato grande freddezza fin dall´avvio. Cercherete altri soci?
«Premesso che Eni è il nostro miglior partner europeo, le racconto un aneddoto. Il 25 maggio abbiamo presentato il progetto a Bruxelles ma il mio amico Paolo Scaroni mi aveva detto che probabilmente non ci sarebbe venuto. La mattina del 25 Scaroni vola, si siede nel panel e fa un intervento. Questa storiella dimostra il cambio di opinione su South Stream. In agosto concluderemo gli studi di fattibilità, decideremo la portata e finalizzeremo il tracciato. Poi si parte e chi vuole starci starà benissimo».
Non le fa paura il gasdotto rivale Nabucco?
«Nabucco non è un rivale. Perché cerca di diversificare le fonti, non il percorso, come noi. Poi Nabucco ha annunciato un ritardo di due anni: una stima molto ottimistica».
La fortuna dei tubi è che i prezzi del gas sono tornati a salire. Che previsioni fate?
«Dopo il picco del petrolio nel 2008, e i crolli, viviamo in una fase più lunga di prezzi medio-alti. E il gas è legato al prezzo del greggio da una formula. Malgrado la volatilità del mercato trovo realistiche stime di 500 dollari per 1.000 metri cubi. E il prezzo medio 2011 sarà almeno 100 dollari più che nel 2010».
Prezzi "europei". Poi c´è la Cina, che paga poco ma vi interessa sempre più. Si profila un cambio di cavallo?
«India e Cina sono due tra i più grandi e veloci mercati al mondo. Hanno un´altra scala rispetto all´Europa: investire decine di miliardi là non scompongono nessuno. Pensiamo a gasdotti in Cina e in India, ma anche al mercato del trasporto via nave. L´Europa è un mercato regionale».
Aprendo il 14° forum Ecb ha detto grandi cose sull´auto a gas, ma i tedeschi preferiscono l´elettrica. Voi su quale puntate?
«Gazprom stima entro il 2030 di vendere all´Europa 80 miliardi di metri cubi l´anno di gas per auto, metà del vostro fabbisogno attuale. Il motore a gas è il futuro, per ragioni di emissioni e di costi. Un tassista a Roma spende 10 euro di gas per le corse di una notte (200 km) e fino a 25 euro se ha un diesel».
Der Spiegel l´ha descritta come "braccio energico del Cremlino" e "secondo ministro degli esteri russo". Si riconosce?
«Tutti clichè. Sono il manager di una major globale, molto veloce nel prendere decisioni e a reagire a ogni evento mondiale, anche in giornata. Facciamo pianificazione pluriennale su produzione, trasporto, distribuzione, stoccaggio, su un´area come la Russia e in tutti i paesi dove vendiamo. Ho altri cinque anni di duro lavoro davanti».