Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  giugno 03 Venerdì calendario

L´OMBRA DELLA MAFIA SULLE PARTITE TRUCCATE - CREMONA

Ci sono i mediatori, come Antonio Bellavista, che hanno il compito di contattare i giocatori. I calciatori, come Marco Paoloni, che invece accomodano le partite. Gli scommettitori, come Beppe Signori, che a volte vincono e a volte perdono. E poi c´è chi investe milioni di euro per riciclare denaro sporco: la «criminalità organizzata ai più alti livelli» per citare le parole del gip Guido Salvini. È questo il vero secondo livello di "Last bet", l´inchiesta della procura di Cremona che sta travolgendo il mondo del calcio. Oggi negli interrogatori di garanzia i magistrati e il gip Salvini cercheranno di capire dagli indagati in carcere come si muoveva il gruppo per truccare le gare. E soprattutto chi lo finanziava per corrompere i giocatori. Stando al tariffario (400mila euro per la A, 120mila per la B, 50mila per la Lega Pro), ogni domenica si muovevano milioni di euro. «La presenza tra gli investitori e scommettitori di alcuni gruppi dai contorni incerti - scrive il gip Salvini nella sua ordinanza - quale quello degli "Zingari", o quello albanese, creano un terreno fertile per l´insinuazione di elementi di una criminalità organizzata ai più alti livelli. Infatti sono investiti da questi gruppi per ogni partita "truccata" capitali dell´ordine delle centinaia di migliaia di euro, non è noto di quale provenienza, tale da non potersi escludere fatti di riciclaggio».
Ed è proprio attorno al gruppo degli Zingari che si concentrano in questo momento le attenzioni degli investigatori. Di loro in questo momento si sa molto poco. Gli uomini della mobile di Cremona sono certi si tratti di un gruppo di slavi con grandissima disponibilità economica che, tramite siti di scommesse asiatici, scommettevano su eventi sportivi europei. E tra gli altri sul calcio italiano, con preferenza per la serie A. Erano in grado di muovere nel giro di poche ore dai 2 ai 5 milioni di euro su una singola partita, scommettendo anche live, cioè a partita in corso, in modo tale da non permettere il blocco delle giocate per i "flussi anomali". Il portavoce del gruppo era Almir Gecic, ora ai domiciliari: l´uomo è slovacco ed è residente a Chiasso dove aveva giocato e conosciuto Mauro Bressan, uno degli ex calciatori arrestati. «Appare - scrive il gip Salvini - l´uomo guida del gruppo degli Zingari, la cui composizione interna non è del tutto nota». Gli investigatori hanno una serie di nomi appuntati: centrale è considerato quello di Hrisitiyan Ilievski, detto Cris. Ecco perché in queste ore gli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia, sta svolgendo accertamenti anche bancari sulla base di carte sequestrate durante le perquisizioni alle persone arrestate.
Il collegamento dell´associazione con la criminalità organizzata arriva anche dalla procura di Bari che, in inchieste di Dda, aveva individuato un gruppo di scommettitori legati ai clan che investivano nel calcioscommesse il denaro frutto dello spaccio di droga. Alcuni di loro, come risulta da un´informativa dei carabinieri, erano in contatto con l´ex capitano del Bari, Antonio Bellavista: tempo fa lo avevano aiutato anche per ritrovare una macchina rubata. Le carte sono state già trasmesse a Cremona così come il procuratore di Bari, Antonio Laudati, ha chiesto l´incartamento ai colleghi lombardi. Il ruolo della criminalità organizzata nel totoscommesse, tra l´altro, è testimoniato da due indagini parallele a Cremona condotte da due procure antimafia: a Potenza e a Napoli ci sono inchieste, con tanto di mister X romano che dà soffiate sugli incontri di A, che testimoniano come la camorra investa pesantemente per comprare le partite delle serie minori. Sempre da Bari, invece, arriva un sospetto su un´altra gara: in seguito alla segnalazione di un´agenzia di scommesse (Skysport365, bizzarro che il suo legale sia intercettato con uno degli zingari nell´inchiesta di Cremona), la Procura sta indagando su Bari-Livorno di Coppa Italia. Partita finita 4-1 e sulla quale c´erta stato un flusso anomalo di scommesse sull´"over".
Molti di questi dubbi gli investigatori cercheranno di chiarirli già oggi quando a Cremona cominceranno gli interrogatori di garanzia. Saranno ascoltati per prima i sette che sono attualmente in carcere a Cremona: le figure centrali sono quelle del portiere del Benevento, Marco Paoloni, e dell´ex capitano Antonio Bellavista, che tramite il suo legale Massimo Chiusolo ha fatto già sapere di voler offrire tutti i chiarimenti agli investigatori.