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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

IL SEDILE RECLINABILE DELLA DISCORDIA. QUALE DIRITTO E’ PIU’ FORTE IN VOLO? — È

quando si viaggia in aereo, classe economica, che vale di più la legge fisica sull’incompenetrabilità dei corpi solidi, specie se umani. Per un passeggero che allunga il sedile, ce n’è un altro, quello dietro, che per forza si accorcia. E di solito non è lieto di farlo.
La difficile convivenza negli spazi ristretti di un aereo — nel caso un Boeing 767 della United Airlines— ha provocato una rissa nei cieli che ha costretto il pilota all’atterraggio di emergenza. Scortato da due caccia dell’Air Force, in caso fosse un allarme terroristico mascherato da zuffa.
Di questo invece si trattava. Il volo 990 era appena decollato dall’aeroporto Dulles di Washington, domenica scorsa alle 22.10, diretto ad Accra, nel Ghana.
Undici ore di rotta, 8 mila chilometri di distanza. Quando tra due dei 144 ospiti a bordo è cominciata una discussione animata. Il primo infatti, che voleva dormire, sistemati coperta e cuscino, ha buttato giù il sedile. Il secondo, seduto alle sue spalle, non ha apprezzato. E gli ha intimato di ritirarlo immediatamente su.
Il battibecco non si è ricomposto, anzi è degenerato in una scazzottata da saloon.
Una hostess e un terzo passeggero hanno provato a calmarli, non è stato possibile. Perciò il pilota ha fatto dietrofront e, intorno alla mezzanotte, si è riabbassato su Washington. Seguito a vista da due Fighting Falcon F-16. Senza poter però atterrare subito perché, con il serbatoio quasi pieno di circa 57 tonnellate di carburante, la manovra sarebbe stata troppo pericolosa. Perciò il jet è stato costretto per buoni trenta minuti a volare in cerchio sulla capitale per scaricarne almeno una parte. I due passeggeri inquieti e maneschi, sbarcati a terra, rischiano una multa salata e fino a sei mesi di reclusione. Pochi mesi fa un episodio analogo, stavolta su un volo dell’American Airlines da Los Angeles a Denver: un sedile reclinato di colpo aveva preso in pieno l’occupante di quello posteriore, passato anche lui alle mani. E finito in cella di sicurezza.
Su alcune compagnie low cost il problema è eliminato alla radice, perché gli schienali restano fissi. La Ryanair, sempre estrosa, per contenere i costi, propose di tenere le persone direttamente in piedi. Le altre sono più attente al confort dei clienti. Non esistono però regole scritte sulla reclinabilità. Dall’Alitalia spiegano che chi acquista un biglietto paga anche la possibilità di allungare la poltrona. Soltanto durante i pasti il personale di bordo invita a tirarlo su, per consentire a tutti di mangiare senza contorcersi. «Per il resto ci affidiamo alla buona educazione dei passeggeri» . Che non sempre li assiste.
Il cestista Danilo Gallinari, 22 anni, 2 metri e 9 cm, stella dei Denver Nuggets, ora che gioca nell’Nba vola sereno: «Abbiamo l’aereo privato. Ma prima, in Italia, quando eravamo in dieci sopra i due metri, era una lotta, cercavo di farmi sempre dare il posto vicino all’uscita di sicurezza» . Lui comunque ci sta stretto, sui voli di linea. E deve per forza reclinare il sedile. «Ma chiedo permesso o cambio posto» .
Onde evitare di scoprirlo quando è troppo tardi, vale sempre la pena consultare su internet il sito www. seatguru. com che svela la mappa dei sedili su ogni volo e per ogni compagnia aerea, segnalando quelli comodi e molleggiati e quelli dove inevitabilmente il ginocchio si avvicina al petto. O, quando ormai il danno è fatto, ci si può consolare pensando ai passeggeri di quel volo della Qantas da Sidney a Brisbane, fatti sbarcare ieri di gran carriera per «ratti a bordo» .
Giovanna Cavalli