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 2011  giugno 03 Venerdì calendario

Alfonsin Raul

• Chascomus (Argentina) 12 marzo 1927, Buenos Aires (Argentina) 31 marzo 2009. Politico. Dall’83 all’89 fu presidente dell’Argentina • «[...] era stato nel 1983 il primo presidente eletto nelle urne dopo la fine dell’ultima dittatura militare in Argentina, avviando la transizione del paese dall’autoritarismo alla democrazia e il pluralismo. [...]» (“la Repubblica”, 2/4/2009) • «[...] fu il primo presidente eletto, dopo il golpe dei generali del ’76 e la loro sconfitta nella guerra dell’Atlantico, quando sembrava che la tragedia della guerra nelle Malvinas avrebbe potuto consentire un recupero dell’antica identità nazionale, senza più populismo né tintinnare di sciabole. Arrivò alla Casa Rosada come un restauratore di principi che si richiamavano nel tempo fino a San Martín e Bolivar, i principi che comunque la genesi europea della nazione aveva consegnato al popolo degli emigranti sulle navi ch’erano salpate dai porti di Genova o di Barcellona. Ma fallì [...] l’inflazione di nuovo al 200 per cento toglieva respiro e credibilità alle speranze di far nascere, finalmente, a Buenos Aires una vera democrazia. I militari stavano tirando nuovamente fuori la testa dai cuarteles dove li aveva esiliati la sconfitta della guerra alla signora Thatcher, ci fu un nuovo - l’ennesimo - tentativo di golpe, e i tank e i colonnelli di ideologie fasciste furono solo a un passo dal riprendersi la Casa Rosada. Alfonsìn riuscì a bloccarli, ma la crisi lo travolse: dovette cedere in anticipo il suo mandato presidenziale, aprendo la strada, ancora una volta, alla restaurazione peronista. Non si riprese mai. Ma durante la sua presidenza, i generali argentini furono giudicati e condannati in galera, e il desiderio di giustizia per i 30.000 desaparecidos che il paese aveva condannato alla tortura e alla morte con il proprio silenzio pavido, potè vivere nella coscienza della nazione per qualche breve tempo» (Mimmo Cándito, “La Stampa” 2/4/2009).