Nicoletta Sipos, Chi, n. 23, 08/06/2011, pp. 136-138, 8 giugno 2011
I genitori di Rocco Barocco lo avevano destinato a diventare ufficiale di marina. «Ho frequentato poco e male l’Istituto nautico di Procida
I genitori di Rocco Barocco lo avevano destinato a diventare ufficiale di marina. «Ho frequentato poco e male l’Istituto nautico di Procida. I miei l’avevano scelto perché era la scuola più vicina a Ischia, l’isola sulla quale mio padre, napoletano, aveva trasferito la famiglia. Andavo a lezione in vaporetto e un po’ per il mare grosso, molto per la poca voglia, trovavo spesso il modo di saltare. Mi piaceva, invece, e molto, lavorare nelle boutique ischi tane, soprattutto da Filippo, che all’epoca serviva tante star. Ischia era, a quel tempo, l’isola di Angelo Rizzoli. Faceva cinema, quindi le stelle abbondavano. Una meraviglia per me, ragazzo di 16 anni, incaricato di consegnare i capi scelti a Ursula Andress, Myriam Bru, Anna Magnani e Maria Callas. Con la Magnani accadde un fatto curioso. Quando le portai i pantaloni e la casacca che aveva ordinato, mi accolse in una sottoveste nera dicendo: “Meno male che sei qui, non ho nulla da mettermi”. Le risposi con l’istintiva sincerità del ragazzo: “Lei è splendida anche così”. La sottoveste nera divenne un capo cult di Nannarella. […] Poco dopo un’amica mi presentò a Patrick de Barentzen e Monsieur Gilles, due stilisti francesi di successo. I due m’invitarono a fare uno stage a Roma per due mesi… Invece non mi sono più mosso. Presto aprii un atelier mio e cominciai a vestire le prime dive nella vita e per i film. Diedi a Sofia Loren, di Pozzuoli come mia madre, gli abiti di scena per La moglie del prete e incontrai Claudia Cardinale, donna bellissima e divertente. […] Liza Minelli […] l’arruolai per una sfilata, divenne mia testimonial per diverse stagioni e lei ricambiò portandomi in tv con sé. Ci siamo visti per molti anni, ogni volta che veniva in Italia». *** È presidente onorario dell’associazione Amici scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.